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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 49

Isaia

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Nova Vulgata

CEI 2008 49 Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
49,1 SALVEZZA DI SION (49-55)
Secondo canto del Servo
 il Signore dal seno materno mi ha chiamato: questa descrizione della chiamata divina è simile a quella che si trova in Ger 1,5.
Nova Vulgata Is49,1Audite me, insulae, et attendite, populi de longe:
Dominus ab utero vocavit me,
de ventre matris meae recordatus est nominis mei;
CEI 2008 49,2Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Nova Vulgata
Is49,2et posuit os meum quasi gladium acutum,
in umbra manus suae protexit me
et posuit me sicut sagittam electam,
in pharetra sua abscondit me
CEI 2008 Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria".
49,3 Qui il servo viene identificato con il popolo. Molti studiosi ritengono che la parola Israele sia un’aggiunta alle parole del profeta, fatta in tempi molto antichi, forse per dare quella che, allora, si riteneva l’interpretazione più corretta: il Servo rappresenterebbe tutto il popolo.
Nova Vulgata
Is49,3et dixit mihi: «Servus meus es tu,
Israel, in quo gloriabor».
CEI 2008 49,4Io ho risposto: "Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio".
Nova Vulgata
Is49,4Et ego dixi: «In vacuum laboravi,
sine causa et vane fortitudinem meam consumpsi;
verumtamen iudicium meum cum Domino,
et merces mea cum Deo meo».
CEI 2008 49,5Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
- poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
Nova Vulgata
Is49,5Et nunc dicit Dominus,
qui formavit me ex utero servum sibi,
ut reducerem Iacob ad eum,
et Israel ei congregaretur;
et glorificatus sum in oculis Domini,
et Deus meus factus est fortitudo mea.
CEI 2008 e ha detto: "È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d'Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra".
49,6 Io ti renderò luce delle nazioni: questo versetto viene citato in At 13,47 per spiegare il dovere degli apostoli di predicare il Vangelo anche ai pagani (vedi anche Lc 2,32).
Nova Vulgata
Is49,6Et dixit: «Parum est ut sis mihi servus
ad suscitandas tribus Iacob
et reliquias Israel reducendas:
dabo te in lucem gentium,
ut sit salus mea usque ad extremum terrae».
CEI 2008 Così dice il Signore,
il redentore d'Israele, il suo Santo,
a colui che è disprezzato, rifiutato dalle nazioni,
schiavo dei potenti:
"I re vedranno e si alzeranno in piedi,
i prìncipi si prostreranno,
a causa del Signore che è fedele,
del Santo d'Israele che ti ha scelto".
49,7-13 Ritorno dall’esilio
Nova Vulgata
IsHaec dicit Dominus,
redemptor Israel, Sanctus eius,
ad contemptum in anima,
ad abominatum in gente,
ad servum dominorum:
«Reges videbunt et consurgent,
principes quoque et adorabunt,
propter Dominum, quia fidelis est,
Sanctum Israel, qui elegit te».
7 Ad contemptum – Lege cum 1QIsa, Aq et Sym libzûj; TM «ad contemptionem»
CEI 2008 49,8Così dice il Signore:
"Al tempo della benevolenza ti ho risposto,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo,
per far risorgere la terra,
per farti rioccupare l'eredità devastata,
Nova Vulgata
Is49,8Haec dicit Dominus:
«In tempore beneplaciti exaudivi te
et in die salutis auxiliatus sum tui;
et servavi te et dedi te in foedus populi,
ut suscitares terram
et distribueres hereditates dissipatas;
CEI 2008 49,9per dire ai prigionieri: "Uscite",
e a quelli che sono nelle tenebre: "Venite fuori".
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
Nova Vulgata
Is49,9ut diceres his, qui vincti sunt: “Exite”,
et his, qui in tenebris: “Revelamini”.
Super vias pascentur,
et in omnibus collibus decalvatis pascua eorum;
CEI 2008 49,10Non avranno né fame né sete
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha misericordia di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti d'acqua.
Nova Vulgata
Is49,10non esurient neque sitient,
et non percutiet eos aestus vel sol,
quia miserator eorum reget eos
et ad fontes aquarum adducet eos.
CEI 2008 49,11Io trasformerò i miei monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
Nova Vulgata
Is49,11Et ponam omnes montes meos in viam,
et semitae meae exaltabuntur.
CEI 2008 Ecco, questi vengono da lontano,
ed ecco, quelli vengono da settentrione e da occidente
e altri dalla regione di Sinìm".
49,12 Sinìm: è la Syene degli antichi, corrispondente all’odierna Assuan, nell’Egitto meridionale.
Nova Vulgata
Is49,12Ecce isti de longe venient,
et ecce illi ab aquilone et mari,
et isti de terra Sinim».
CEI 2008 49,13Giubilate, o cieli,
rallégrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo
e ha misericordia dei suoi poveri.
Nova Vulgata
Is49,13Laudate, caeli, et exsulta, terra;
iubilate, montes, laudem,
quia consolatur Dominus populum suum
et pauperum suorum miseretur.
CEI 2008 Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato".
49,14-26 Il Signore non dimentica Sion
Nova Vulgata
Is49,14Et dixit Sion: «Dereliquit me Dominus,
et Dominus oblitus est mei».
CEI 2008 49,15Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.
Nova Vulgata
Is49,15Numquid oblivisci potest mulier infantem suum,
ut non misereatur filio uteri sui?
Et si illa oblita fuerit,
ego tamen non obliviscar tui.
CEI 2008 49,16Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato,
le tue mura sono sempre davanti a me.
Nova Vulgata
Is49,16Ecce in manibus meis descripsi te;
muri tui coram me semper.
CEI 2008 49,17I tuoi figli accorrono,
i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.
Nova Vulgata
IsFestinant structores tui;
destruentes te et dissipantes a te exibunt.
17 Structores tui – Lectio Vg (cfr. Targ, Theod et Gr) comprobata a 1QIsa legit bwnjk, dum TM habet nājk «filii tui»
CEI 2008 49,18Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si radunano, vengono a te.
"Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore -,
ti vestirai di tutti loro come di ornamento,
te ne ornerai come una sposa".
Nova Vulgata
Is49,18Leva in circuitu oculos tuos et vide:
omnes isti congregati sunt, venerunt tibi.
«Vivo ego, dicit Dominus,
quia omnibus his velut ornamento vestieris
et circumdabis tibi eos quasi sponsa».
CEI 2008 49,19Poiché le tue rovine e le tue devastazioni
e la tua terra desolata
saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti,
benché siano lontani i tuoi divoratori.
Nova Vulgata
Is49,19Quia ruinae tuae et solitudines tuae
et terra eversa:
nunc angusta eris prae habitatoribus;
et longe erunt, qui devorabant te.
CEI 2008 49,20Di nuovo ti diranno agli orecchi
i figli di cui fosti privata:
"Troppo stretto è per me questo posto;
scòstati, perché possa stabilirmi".
Nova Vulgata
Is49,20Adhuc dicent in auribus tuis
filii orbitatis tuae:
«Angustus est mihi locus;
fac spatium mihi, ut habitem».
CEI 2008 49,21Tu penserai: "Costoro, chi me li ha generati?
Io ero priva di figli e sterile, esiliata e prigioniera,
e questi, chi li ha allevati?
Ecco, ero rimasta sola,
e costoro dov'erano?".
Nova Vulgata
IsEt dices in corde tuo:
«Quis genuit mihi istos?
Ego orbata et non pariens,
transmigrata et captiva;
et istos quis enutrivit?
Ecce ego relicta eram sola;
et isti ubi erant?».
21 Et captiva – Lege cum nunnullis mss Hebraicis, Syr-hex, Sym et Vg we’asûrāh; TM «et remota (?)»
CEI 2008 49,22Così dice il Signore Dio:
"Ecco, io farò cenno con la mano alle nazioni,
per i popoli isserò il mio vessillo.
Riporteranno i tuoi figli in braccio,
le tue figlie saranno portate sulle spalle.
Nova Vulgata
Is49,22Haec dicit Dominus Deus:
«Ecce levabo ad gentes manum meam
et ad populos exaltabo signum meum;
et afferent filios tuos in ulnis,
et filiae tuae super umeros portabuntur.
CEI 2008 49,23I re saranno i tuoi tutori,
le loro principesse le tue nutrici.
Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,
baceranno la polvere dei tuoi piedi;
allora tu saprai che io sono il Signore
e che non saranno delusi quanti sperano in me".
Nova Vulgata
Is49,23Et erunt reges nutricii tui,
et reginae nutrices tuae;
vultu in terram demisso adorabunt te
et pulverem pedum tuorum lingent.
Et scies quia ego Dominus:
non confundentur, qui sperant in me».
CEI 2008 49,24Si può forse strappare la preda al forte?
Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?
Nova Vulgata
IsEt erunt reges nutricii tui,
et reginae nutrices tuae;
vultu in terram demisso adorabunt te
et pulverem pedum tuorum lingent.
Et scies quia ego Dominus:
non confundentur, qui sperant in me».
24 Robusto – Lege cum 1QIsa, Gr, Syr et Vg ārîṣ; TM «iusto»
CEI 2008 49,25Eppure, dice il Signore:
"Anche il prigioniero sarà strappato al forte,
la preda sfuggirà al tiranno.
Io avverserò i tuoi avversari,
io salverò i tuoi figli.
Nova Vulgata
Is49,25Quia haec dicit Dominus:
«Equidem et captivus a forti tolletur,
et, quod ablatum fuerit a robusto, salvabitur;
cum his, qui contendebant tecum, ego contendam
et filios tuos ego salvabo.
CEI 2008 49,26Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,
si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.
Allora ogni uomo saprà
che io sono il Signore, il tuo salvatore
e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe".


Nova Vulgata
Is49,26Et cibabo hostes tuos carnibus suis,
et quasi musto sanguine suo inebriabuntur;
et sciet omnis caro quia ego Dominus salvator tuus,
et redemptor tuus Fortis Iacob».