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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Isaia - 22

Isaia

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Nova Vulgata

CEI 2008 22 Oracolo sulla valle della Visione.
Che hai tu dunque,
che sei salita tutta sulle terrazze,
22,1-14 Distruzione di Gerusalemme che non si è convertita
 L’oracolo prende forse l’avvio dagli avvenimenti del 701, quando il re assiro assediò Gerusalemme ma non poté conquistarla (vedi   cc.  36-39).  
 valle della Visione: forse nome simbolico per Gerusalemme.
Nova Vulgata Is22,1Oraculum vallis Visionis.
Quidnam tibi est,
quia ascendisti omnis in tecta,
CEI 2008 22,2città colma di rumore e tumulto,
città gaudente?
I tuoi trafitti non sono stati trafitti di spada
né sono morti in battaglia.
Nova Vulgata
Is22,2clamoris plena, urbs tumultuans,
civitas exsultans?
Interfecti tui non interfecti gladio
nec mortui in bello;
CEI 2008 22,3Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme,
sono stati fatti prigionieri senza un tiro d'arco;
tutti coloro che si trovavano in te
sono stati catturati insieme,
anche se fuggiti lontano.
Nova Vulgata
Is22,3cuncti principes tui fugerunt
simul sine arcu capti;
omnes, qui inventi sunt, capti sunt simul,
procul fugerunt.
CEI 2008 22,4Per questo dico: "Stornate lo sguardo da me,
che io pianga amaramente;
non cercate di consolarmi
per la desolazione della figlia del mio popolo".
Nova Vulgata
Is22,4Propterea dixi: «Recedite a me,
amare flebo;
nolite incumbere, ut consolemini me
super vastitate filiae populi mei».
CEI 2008 22,5Infatti è un giorno di panico,
di distruzione e di smarrimento,
voluto dal Signore, Dio degli eserciti.
Nella valle della Visione un diroccare di mura
e un invocare aiuto verso i monti.
Nova Vulgata
Is22,5Dies enim confusionis
et conculcationis et fletus
Domino, Deo exercituum, in valle Visionis,
eversio murorum et vociferatio ad montem.
CEI 2008 Gli Elamiti hanno indossato la faretra,
con uomini su carri e cavalieri;
Kir ha tolto il fodero allo scudo.
22,6  Elamiti… Kir: popolazioni che fornivano contingenti mercenari all’esercito assiro.
Nova Vulgata
Is22,6Et Elam sumpsit pharetram,
in agmine hominum equitum,
et Cir nudavit clipeum.
CEI 2008 22,7Le migliori tra le tue valli
sono piene di carri;
i cavalieri si sono disposti contro la porta.
Nova Vulgata
Is22,7Et electae valles tuae
plenae sunt quadrigarum,
et equites ponunt sedes suas in porta.
CEI 2008 Così è tolta la protezione di Giuda.
Tu guardavi in quel giorno
alle armi del palazzo della Foresta.
22,8 palazzo della Foresta: nei pressi della reggia, veniva usato come armeria. Vedi 1Re 7,2-5.
Nova Vulgata
Is22,8Et revelatum est operimentum Iudae,
et respexisti in die illa armamentarium domus Saltus;
CEI 2008 Avete visto le brecce della Città di Davide
quanto erano numerose.
Poi avete raccolto le acque della piscina inferiore,
22,9-11 Avete visto le brecce: allude a lavori di fortificazione di Gerusalemme (vedi   2Re 20,20;   2Cr 32,1-5.30).
Nova Vulgata
Is22,9et scissuras civitatis David vidistis,
quia multiplicatae sunt;
et congregastis aquas piscinae inferioris.
CEI 2008 22,10avete contato le case di Gerusalemme
e avete demolito le case per fortificare le mura.
Nova Vulgata
Is22,10Et domos Ierusalem numerastis
et destruxistis domos
ad muniendum murum;
CEI 2008 22,11Avete anche costruito un serbatoio fra i due muri
per le acque della piscina vecchia;
ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,
né avete visto chi ha preparato ciò da tempo.
Nova Vulgata
Is22,11et lacum fecistis inter duos muros
pro aqua piscinae veteris;
sed non suspexistis ad eum, qui fecit haec,
et eum, qui haec de longe formavit, non vidistis.
CEI 2008 22,12Vi invitava in quel giorno il Signore, Dio degli eserciti,
al pianto e al lamento,
a rasarvi il capo e a vestire il sacco.
Nova Vulgata
Is22,12Et vocavit Dominus, Deus exercituum, in die illa
ad fletum et ad planctum,
ad calvitium et ad cingendum saccum;
CEI 2008 22,13Ecco invece gioia e allegria,
sgozzate bovini e scannate greggi,
mangiate carne e bevete vino:
"Mangiamo e beviamo, perché domani moriremo!".
Nova Vulgata
Is22,13et ecce gaudium et laetitia,
occidere boves et iugulare pecus,
comedere carnes et bibere vinum:
«Comedamus et bibamus,
cras enim moriemur».
CEI 2008 22,14Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi:
"Certo non sarà espiato questo vostro peccato,
finché non sarete morti",
dice il Signore, Dio degli eserciti.
Nova Vulgata
Is22,14Et revelatum est in auribus meis
a Domino exercituum:
«Certe non dimittetur iniquitas haec vobis, donec moriamini!»,
dicit Dominus, Deus exercituum.
CEI 2008 Così dice il Signore, Dio degli eserciti:
"Rècati da questo ministro,
da Sebna, il maggiordomo, e digli:
22,15-25 Parole contro Sebna, funzionario del re
Nova Vulgata
Is22,15Haec dicit Dominus, Deus exercituum:
«Vade, ingredere ad procuratorem istum,
ad Sobnam praepositum palatii:
CEI 2008 22,16"Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui,
tanto da scavarti qui un sepolcro?".
Scavarsi in alto il proprio sepolcro,
nella rupe la propria tomba!
Nova Vulgata
Is22,16“Quid tibi hic? Aut quis tibi hic,
quia excidisti tibi hic sepulcrum?”.
Effodiens in excelso sepulcrum suum,
excavabat in petra tabernaculum sibi.
CEI 2008 22,17Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo,
ti afferrerà saldamente,
Nova Vulgata
Is22,17Ecce Dominus vehementer proiciet te, homo,
violenter te apprehendens.
CEI 2008 22,18certamente ti rotolerà ben bene
come una palla, verso una regione estesa.
Là morirai e là finiranno i tuoi sontuosi cocchi,
o ignominia del palazzo del tuo signore!
Nova Vulgata
Is22,18In globum te convolvet glomerans;
quasi pilam mittet te
in terram latam et spatiosam:
ibi morieris,
et ibi erunt currus gloriae tuae,
ignominia domus domini tui.
CEI 2008 22,19Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
Nova Vulgata
IsEt expellam te de statione tua
et de ministerio tuo deponam te.
19 Deponam te – Lege cum Targ, Syr et Vg ’ehersekā; TM «deponet te»
CEI 2008 22,20In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkia;
Nova Vulgata
Is22,20Et erit in die illa:
vocabo servum meum Eliachim filium Helciae
CEI 2008 22,21lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Nova Vulgata
Is22,21et induam illum tunicam tuam
et cingulo tuo cingam eum
et potestatem tuam dabo in manu eius;
et erit in patrem habitantibus Ierusalem
et domui Iudae.
CEI 2008 Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
22,22 la chiave della casa di Davide: possedere la chiave della casa di Davide equivale ad avere il compito di amministratore del regno. Nel NT l’immagine viene riferita da Gesù a Pietro (Mt 16,19) e dall’Apocalisse allo stesso Gesù (Ap 3,7).
Nova Vulgata
Is22,22Et dabo clavem domus David
super umerum eius;
et aperiet, et non erit qui claudat;
et claudet, et non erit qui aperiat.
CEI 2008 22,23Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.
Nova Vulgata
Is22,23Et figam illum paxillum in loco securo,
et erit in solium gloriae domui patris sui.
CEI 2008 22,24Su di lui faranno convergere ogni gloria della casa di suo padre: germogli e rampolli, ogni piccolo vasellame, dalle coppe alle anfore.
Nova Vulgata
Is22,24Et suspendent super eum omnem gloriam domus patris sui, propagines et stirpes, omne vas parvulum, a pelvibus ad amphoras.
CEI 2008 22,25In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il piolo conficcato in luogo solido. Si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato".


Nova Vulgata Is22,25In die illa, dicit Dominus exercituum, auferetur paxillus, qui fixus fuerat in loco securo, et frangetur et cadet; et peribit, quod pependerat in eo, quia Dominus locutus est».