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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 26

Giobbe

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Nova Vulgata

CEI 2008 26 Giobbe prese a dire:
26,1 RISPOSTA DI GIOBBE A BILDAD (26,1-14)
Nova Vulgata Iob26,1Respondens autem Iob dixit:
CEI 2008 "Che aiuto hai dato al debole
e che soccorso hai prestato al braccio senza forza!
26,2  Lode alla potenza di Dio
Nova Vulgata
Iob26,2«Quomodo adiuvisti imbecillem?

Et sustentas brachium eius, qui non est fortis?
CEI 2008 26,3Quanti consigli hai dato all'ignorante,
e con quanta abbondanza hai manifestato la saggezza!
Nova Vulgata
Iob26,3Quod dedisti illi consilium, qui non habet sapientiam?

Et prudentiam tuam ostendisti plurimam!
CEI 2008 26,4A chi hai rivolto le tue parole
e l'ispirazione da chi ti è venuta?
Nova Vulgata
Iob26,4Quem docere voluisti?

Et cuius est spiritus, qui egreditur ex te?
CEI 2008 Le ombre dei morti tremano
sotto le acque e i loro abitanti.
26,5-14 Questo inno di lode alla potenza di Dio secondo alcuni sarebbe da porre sulle labbra di Bildad e si collegherebbe allora con il testo di 25,1-6.
Nova Vulgata
Iob26,5Ecce umbrae gemunt sub aquis,

et qui habitant cum eis.
CEI 2008 26,6Davanti a lui nudo è il regno dei morti
e senza velo è l'abisso.
Nova Vulgata
Iob26,6Nudus est infernus coram illo,
et nullum est operimentum Perditioni.
CEI 2008 Egli distende il cielo sopra il vuoto,
sospende la terra sopra il nulla.
26,7-13  Egli distende il cielo: descrizione poetica della creazione del cosmo, che si ispira a immagini molto familiari agli antichi. Il serpente tortuoso (v. 13) è il Leviatàn (vedi la sua descrizione anche in 3,8; 40,25).
Nova Vulgata
Iob26,7Qui extendit aquilonem super vacuum
et appendit terram super nihilum.
CEI 2008 26,8Rinchiude le acque dentro le nubi
e la nuvola non si squarcia sotto il loro peso.
Nova Vulgata
Iob26,8Qui ligat aquas in nubibus suis,

ut non erumpant pariter deorsum.
CEI 2008 26,9Copre la vista del suo trono
stendendovi sopra la sua nuvola.
Nova Vulgata
Iob26,9Qui operit faciem solii sui

expandens super illud nebulam suam.
CEI 2008 26,10Ha tracciato un cerchio sulle acque,
sino al confine tra la luce e le tenebre.
Nova Vulgata
Iob26,10Terminum circumdedit aquis,

usque dum finiantur lux et tenebrae.
CEI 2008 26,11Le colonne del cielo si scuotono,
alla sua minaccia sono prese da terrore.
Nova Vulgata
Iob26,11Columnae caeli contremiscunt

et pavent ab increpatione eius.
CEI 2008 26,12Con forza agita il mare
e con astuzia abbatte Raab.
Nova Vulgata
Iob26,12In fortitudine sua terruit mare

et prudentia sua percussit Rahab.
CEI 2008 26,13Al suo soffio si rasserenano i cieli,
la sua mano trafigge il serpente tortuoso.
Nova Vulgata
Iob26,13Spiritus eius serenavit caelos,

et manus eius confodit colubrum fugientem.
CEI 2008 26,14Ecco, questi sono solo i contorni delle sue opere;
quanto lieve è il sussurro che ne percepiamo!
Ma il tuono della sua potenza chi può comprenderlo?".


Nova Vulgata
Iob26,14Ecce haec sunt termini viarum eius;

et, cum vix parvam stillam sermonis eius audierimus,

quis poterit tonitruum magnitudinis illius intueri?».