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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Sapienziali - Giobbe - 15

Giobbe

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NT greco

CEI 2008 15 Elifaz di Teman prese a dire:
15,1 SECONDO DISCORSO DI ELIFAZ (15,1-35)
CEI 2008 "Potrebbe il saggio rispondere con ragioni campate in aria
e riempirsi il ventre del vento d'oriente?
15,2-16  Le accuse di Elifaz a Giobbe
CEI 2008 15,3Si difende egli con parole inutili
e con discorsi inconcludenti?
CEI 2008 15,4Ma tu distruggi la religione
e abolisci la preghiera innanzi a Dio.
CEI 2008 15,5Infatti la tua malizia istruisce la tua bocca
e scegli il linguaggio degli astuti.
CEI 2008 15,6Non io, ma la tua bocca ti condanna
e le tue labbra attestano contro di te.
CEI 2008 15,7Sei forse tu il primo uomo che è nato,
o prima dei monti sei stato generato?
CEI 2008 15,8Hai tu avuto accesso ai segreti consigli di Dio
e ti sei appropriato tu solo della sapienza?
CEI 2008 15,9Che cosa sai tu, che noi non sappiamo?
Che cosa capisci, che non sia chiaro anche a noi?
CEI 2008 15,10Sia il vecchio che il canuto sono fra di noi,
carichi di anni più di tuo padre.
CEI 2008 15,11Poca cosa sono per te le consolazioni di Dio
e una parola moderata rivolta a te?
CEI 2008 15,12Perché il tuo cuore ti stravolge,
perché ammiccano i tuoi occhi,
CEI 2008 15,13quando volgi contro Dio il tuo animo
e fai uscire tali parole dalla tua bocca?
CEI 2008 15,14Che cos'è l'uomo perché si ritenga puro,
perché si dica giusto un nato da donna?
CEI 2008 15,15Ecco, neppure nei suoi santi egli ha fiducia
e i cieli non sono puri ai suoi occhi,
CEI 2008 15,16tanto meno un essere abominevole e corrotto,
l'uomo che beve l'iniquità come acqua.
CEI 2008 Voglio spiegartelo, ascoltami,
ti racconterò quel che ho visto,
15,17-35 La sorte del malvagio
CEI 2008 15,18quello che i saggi hanno riferito,
che non hanno celato ad essi i loro padri;
CEI 2008 15,19solo a loro fu concessa questa terra,
né straniero alcuno era passato in mezzo a loro.
CEI 2008 15,20Per tutti i giorni della vita il malvagio si tormenta;
sono contati gli anni riservati al violento.
CEI 2008 15,21Voci di spavento gli risuonano agli orecchi
e in piena pace si vede assalito dal predone.
CEI 2008 15,22Non crede di potersi sottrarre alle tenebre,
egli si sente destinato alla spada.
CEI 2008 15,23Abbandonato in pasto ai falchi,
sa che gli è preparata la rovina.
Un giorno tenebroso
CEI 2008 15,24lo spaventa,
la miseria e l'angoscia l'assalgono
come un re pronto all'attacco,
CEI 2008 15,25perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l'Onnipotente;
CEI 2008 15,26correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo,
CEI 2008 15,27poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi.
CEI 2008 15,28Avrà dimora in città diroccate,
in case dove non si abita più,
destinate a diventare macerie.
CEI 2008 15,29Non si arricchirà, non durerà la sua fortuna,
le sue proprietà non si estenderanno sulla terra.
CEI 2008 15,30Alle tenebre non sfuggirà,
il fuoco seccherà i suoi germogli
e il vento porterà via i suoi fiori.
CEI 2008 15,31Non si affidi alla vanità che è fallace,
perché vanità sarà la sua ricompensa.
CEI 2008 15,32Prima del tempo saranno disseccati,
i suoi rami non rinverdiranno più.
CEI 2008 15,33Sarà spogliato come vigna della sua uva ancora acerba
e getterà via come ulivo i suoi fiori,
CEI 2008 15,34poiché la stirpe dell'empio è sterile
e il fuoco divora le tende dell'uomo venale.
CEI 2008 15,35Concepisce malizia e genera sventura
e nel suo seno alleva l'inganno".