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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Profetici - Ezechiele - 43

Ezechiele

43 Mi condusse allora verso la porta che guarda a oriente
43,1-12  Ritorno della gloria del Signore
 Il brano si ricollega alla visione iniziale del libro (1,1-28): l’oggetto è sempre la gloria del Signore. Ezechiele l’aveva vista allontanarsi allora dal tempio e da Gerusalemme (10,18-19; 11,22-23); ora essa vi ritorna.
2ed ecco che la gloria del Dio d'Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.
3La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar. Io caddi con la faccia a terra.
4La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda a oriente.
5Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio.
6Mentre quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava
7e mi diceva: "Figlio dell'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli d'Israele, per sempre. E la casa d'Israele, il popolo e i suoi re, non profaneranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni e con i cadaveri dei loro re e con le loro stele,
collocando la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei stipiti, con un semplice muro fra me e loro; hanno profanato il mio santo nome con tutti gli abomini che hanno commesso, perciò li ho distrutti con ira.
43,8 collocando la loro soglia accanto alla mia soglia: il tempio di Salomone sorgeva a fianco della reggia; Ezechiele giudica negativamente quella vicinanza.
9Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abiterò in mezzo a loro per sempre.
10Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino la pianta
11e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi: mettili per iscritto davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste leggi e tutti questi regolamenti e li mettano in pratica.
12Questa è la legge del tempio: alla sommità del monte, tutto il territorio che lo circonda è santissimo; ecco, questa è la legge del tempio".
Queste sono le misure dell'altare in cubiti, ciascuno di un cubito e un palmo. La base era di un cubito di altezza per un cubito di larghezza: il suo bordo intorno era un palmo. Tale lo zoccolo dell'altare.
43,13-27  Norme per l’altare
 Alla descrizione dell’altare si accompagnano le norme per la sua consacrazione; vedi Es 27,1-8; 29,36-37; Lv 8,10-16.
14Dalla base che posava a terra fino alla piattaforma inferiore vi erano due cubiti di altezza e un cubito di larghezza: dalla piattaforma piccola alla piattaforma più grande vi erano quattro cubiti di altezza e un cubito di larghezza.
15Il focolare era di quattro cubiti e sul focolare vi erano quattro corni.
16Il focolare era dodici cubiti di lunghezza per dodici di larghezza, cioè quadrato.
17La piattaforma superiore era un quadrato di quattordici cubiti di lunghezza per quattordici cubiti di larghezza, con un orlo intorno di mezzo cubito, e la base, intorno, di un cubito: i suoi gradini guardavano a oriente.
18Egli mi disse: "Figlio dell'uomo, così dice il Signore Dio: Queste sono le leggi dell'altare, quando verrà costruito per offrirvi sopra l'olocausto e aspergervi il sangue.
19Ai sacerdoti leviti della stirpe di Sadoc, che si avvicineranno a me per servirmi, tu darai - oracolo del Signore Dio - un giovenco per il sacrificio per il peccato.
20Prenderai di quel sangue e lo spanderai sui quattro corni dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e intorno all'orlo. Così lo purificherai e ne farai l'espiazione.
21Prenderai poi il giovenco del sacrificio per il peccato e lo brucerai in un luogo appartato del tempio, fuori del santuario.
22Il secondo giorno offrirai, per il peccato, un capro senza difetto e farai la purificazione dell'altare come hai fatto con il giovenco.
23Terminato il rito della purificazione, offrirai un giovenco senza difetti e un montone del gregge senza difetti.
24Tu li offrirai al Signore e i sacerdoti getteranno il sale su di loro, poi li offriranno in olocausto al Signore.
25Per sette giorni sacrificherai per il peccato un capro al giorno e verrà offerto anche un giovenco e un montone del gregge senza difetti.
26Per sette giorni si farà l'espiazione dell'altare e lo si purificherà e consacrerà.
27Finiti questi giorni, dall'ottavo in poi, i sacerdoti immoleranno sopra l'altare i vostri olocausti, i vostri sacrifici di comunione e io vi sarò propizio". Oracolo del Signore Dio.


Note al testo

43,1-12  Ritorno della gloria del Signore
 Il brano si ricollega alla visione iniziale del libro (1,1-28): l’oggetto è sempre la gloria del Signore. Ezechiele l’aveva vista allontanarsi allora dal tempio e da Gerusalemme (10,18-19; 11,22-23); ora essa vi ritorna.
43,8 collocando la loro soglia accanto alla mia soglia: il tempio di Salomone sorgeva a fianco della reggia; Ezechiele giudica negativamente quella vicinanza.
43,13-27  Norme per l’altare
 Alla descrizione dell’altare si accompagnano le norme per la sua consacrazione; vedi Es 27,1-8; 29,36-37; Lv 8,10-16.