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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - Ester - 3

Ester

TESTO GRECO 3 Dopo questi avvenimenti, il re Artaserse onorò grandemente Aman, figlio di Amadàta, il Bugeo. Lo elevò in dignità e, fra tutti i suoi amici, lo faceva sedere al primo posto.
3,1

3,13g NVg (3,13h) aggiunge: 13h Chi poi volesse tenere nascosta la loro stirpe, non potrà più abitare tra gli uomini, e neppure tra gli uccelli, e sarà bruciato col fuoco sacro. I loro averi saranno incamerati dal regno. Saluti.
3,15 NVg (3,15a-i) aggiunge: 15a E tutte le nazioni fecero banchetto. Entrati nella reggia, il re e Aman si davano ai piaceri insieme agli amici. 15bPresso tutti i Giudei, dunque, era grande il pianto e il lamento nei luoghi dove veniva esposta copia della lettera. 15c I Giudei invocavano il Dio dei loro padri e dicevano: 15d «Signore Dio, tu solo sei Dio lassù nel cielo e non v’è altro Dio all’infuori di te. 15e Se in realtà avessimo adempiuto la tua legge e i tuoi precetti, saremmo vissuti in pace e sicurezza tutto il tempo della nostra vita; 15f ma poiché non abbiamo adempiuto i tuoi precetti, adesso è giunta su di noi questa grande sciagura. 15g Tu sei giusto, misericordioso, eccelso e grande, o Signore, e tutte le tue vie sono giuste. 15h Adesso, però, Signore, tu che sei stato benevolo con noi dall’Egitto fino ad oggi, non permettere che i tuoi figli siano fatti prigionieri e le nostre mogli siano violentate e uccise. 15i Abbi pietà di coloro che costituiscono la parte che ti sei scelta e non dare all’infamia la tua eredità, perché i nostri nemici non abbiano a prevalere su di noi».



Conflitto tra Aman e Mardocheo cheo
2Tutti quelli che stavano al palazzo si prostravano davanti a lui, poiché il re aveva ordinato di fare così. Ma Mardocheo non si prostrava davanti a lui.
3Allora quelli che stavano nel palazzo dissero a Mardocheo: "Mardocheo, perché non ascolti i comandi del re?".
4Essi glielo dicevano giorno dopo giorno, ma egli non li ascoltava. Allora fecero presente ad Aman che Mardocheo trasgrediva gli ordini del re. Mardocheo inoltre aveva rivelato loro di essere un Giudeo.
5Ma Aman, accortosi che Mardocheo non si prostrava davanti a lui, si indignò grandemente
6e decise di sterminare tutti i Giudei che si trovavano sotto il dominio di Artaserse.
Fece un editto nell'anno dodicesimo del regno di Artaserse; tirò a sorte il giorno e il mese, per sterminare in un solo giorno il popolo di Mardocheo. La sorte cadde sul quattordicesimo giorno del mese di Adar.
3,7 MINACCIA CONTRO GLI EBREI (3,7-5,14)
 Aman consiglia al re lo sterminio degli Ebrei
Fece un editto: questo versetto sembra sia stato inserito qui in un secondo momento, per stabilire un collegamento tra la vicenda di Ester e la festa di Purìm, di origine indipendente.
8Allora disse al re Artaserse: "C'è un popolo disperso tra le nazioni in tutto il tuo regno, le cui leggi differiscono da quelle di tutte le altre nazioni; essi disobbediscono alle leggi del re e non è conveniente che il re glielo permetta.
Se piace al re, dia ordine di ucciderli, e io assegnerò al tesoro del re diecimila talenti d'argento".
3,9 diecimila talenti d’argento: un talento equivaleva a circa 33 chilogrammi (vedi nota a ). La somma indicata da Aman può intendersi come l’equivalente dei beni tolti agli Ebrei, oppure come cifra volutamente esagerata, con la quale si inizia una trattativa per poi concluderla ad un prezzo molto più basso.
10Il re, preso il suo anello, lo dette in mano ad Aman, per mettere il sigillo sui decreti contro i Giudei.
11Il re disse ad Aman: "Tieni pure il denaro, e tratta questo popolo come vuoi tu".
12Nel tredicesimo giorno del primo mese furono chiamati gli scribi e, come aveva ordinato Aman, scrissero ai capi e ai governatori di ogni provincia, dall'India fino all'Etiopia, a centoventisette province, e ai capi delle nazioni, secondo la loro lingua, a nome del re Artaserse.
Le lettere furono mandate per mezzo di corrieri nel regno di Artaserse, perché in un solo giorno del dodicesimo mese, chiamato Adar, fosse sterminata la stirpe dei Giudei e si saccheggiassero i loro beni.
3,13 Il decreto di sterminio diffuso nell’impero
13aQuesta è la copia della lettera:
"Il grande re Artaserse ai governatori delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, e ai funzionari loro subordinati scrive quanto segue:
13bEssendo io al comando di molte nazioni e avendo il dominio di tutto il mondo, non volendo abusare della grandezza del potere, ma volendo governare sempre con moderazione e con dolcezza, mi sono proposto di rendere quieta la vita dei sudditi e di assicurare un regno tranquillo e percorribile fino alle frontiere, per far rifiorire la pace sospirata da tutti gli uomini.
13cDopo aver chiesto ai miei consiglieri come si potesse attuare tutto questo, Aman, distinto presso di noi per prudenza, eccellente per inalterata devozione e sicura fedeltà ed elevato alla seconda dignità del regno,
13dci ha avvertiti che in mezzo a tutte le razze che vi sono nel mondo si è mescolato un popolo ostile il quale, vivendo con leggi diverse da quelle di ogni altra nazione, trascura sempre i decreti del re, così da compromettere la pace delle nazioni da noi consolidata.
13eConsiderando dunque che questa nazione è l’unica ad essere in continuo contrasto con ogni essere umano, differenziandosi per uno strano regime di leggi, e che, ostile ai nostri interessi, compie le peggiori malvagità e ostacola la stabilità del regno,
13fabbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Aman, incaricato dei nostri affari pubblici e da noi trattato come un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate con la spada dei loro avversari, senz'alcuna pietà né perdono, il quattordici del dodicesimo mese dell'anno corrente, cioè Adar,
13g cosicché questi nostri oppositori di ieri e di oggi, precipitando violentemente negli inferi in un solo giorno, ci assicurino definitivamente per l'avvenire un governo stabile e tranquillo.
14Le copie delle lettere furono pubblicate in ogni provincia e a tutte le nazioni fu ordinato di stare pronti per quel giorno.
15 L'applicazione fu sollecitata anche nella città di Susa e, mentre il re e Aman si davano a bere smodatamente, la città era costernata.

TESTO EBRAICO 3 1Dopo questi fatti, il re Assuero rese grande Aman, figlio di Ammedàta, l'Agaghita, lo innalzò e pose il suo seggio al di sopra di tutti i prìncipi che erano con lui.
2Tutti i ministri del re, che stavano alla porta del re, si inginocchiavano e si prostravano davanti ad Aman, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non s'inginocchiava né si prostrava.
3I ministri del re, che stavano alla porta del re, dissero a Mardocheo: "Perché trasgredisci l'ordine del re?".
4Ma, sebbene glielo dicessero tutti i giorni, egli non dava loro ascolto. Allora quelli riferirono il fatto ad Aman, per vedere se Mardocheo avrebbe insistito nel suo atteggiamento; aveva detto loro, infatti, che era un Giudeo.
5Aman vide che Mardocheo non s'inginocchiava né si prostrava davanti a lui e fu pieno d'ira;
6ma gli sembrò poca cosa mettere le mani addosso a Mardocheo soltanto, poiché gli avevano detto a quale popolo Mardocheo apparteneva. Egli si propose di distruggere tutti i Giudei che si trovavano nel regno d'Assuero, cioè il popolo di Mardocheo.
7Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si gettò il pur, cioè la sorte, alla presenza di Aman, per la scelta del giorno e del mese. La sorte cadde sul tredici del dodicesimo mese, chiamato Adar.
8Allora Aman disse al re Assuero: "Vi è un popolo disperso e segregato tra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo lasci tranquillo.
9Se così piace al re, si ordini che esso sia distrutto; io verserò diecimila talenti d'argento agli amministratori del re, perché siano versati nel tesoro reale".
10Allora il re si tolse l'anello di mano e lo diede ad Aman, figlio di Ammedàta, l'Agaghita, nemico dei Giudei.
11Il re disse ad Aman: "Il denaro sia per te: al popolo fa' pure quello che ti sembra opportuno".
12Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re, e in conformità agli ordini di Aman, fu scritto ai satrapi del re, ai governatori di ogni provincia e ai capi di ogni popolo, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e a ogni popolo secondo la sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con l'anello reale.
13Questi documenti scritti furono spediti per mezzo di corrieri in tutte le province del re, perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, e si saccheggiassero i loro beni.
14Una copia dell'editto, che doveva essere promulgato in ogni provincia, fu resa nota a tutti i popoli, perché si tenessero pronti per quel giorno.
15I corrieri partirono in tutta fretta per eseguire l'ordine del re e il decreto fu promulgato nella cittadella di Susa. Mentre il re e Aman stavano a gozzovigliare, la città di Susa era costernata.



Note al testo

3,1

3,13g NVg (3,13h) aggiunge: 13h Chi poi volesse tenere nascosta la loro stirpe, non potrà più abitare tra gli uomini, e neppure tra gli uccelli, e sarà bruciato col fuoco sacro. I loro averi saranno incamerati dal regno. Saluti.
3,15 NVg (3,15a-i) aggiunge: 15a E tutte le nazioni fecero banchetto. Entrati nella reggia, il re e Aman si davano ai piaceri insieme agli amici. 15bPresso tutti i Giudei, dunque, era grande il pianto e il lamento nei luoghi dove veniva esposta copia della lettera. 15c I Giudei invocavano il Dio dei loro padri e dicevano: 15d «Signore Dio, tu solo sei Dio lassù nel cielo e non v’è altro Dio all’infuori di te. 15e Se in realtà avessimo adempiuto la tua legge e i tuoi precetti, saremmo vissuti in pace e sicurezza tutto il tempo della nostra vita; 15f ma poiché non abbiamo adempiuto i tuoi precetti, adesso è giunta su di noi questa grande sciagura. 15g Tu sei giusto, misericordioso, eccelso e grande, o Signore, e tutte le tue vie sono giuste. 15h Adesso, però, Signore, tu che sei stato benevolo con noi dall’Egitto fino ad oggi, non permettere che i tuoi figli siano fatti prigionieri e le nostre mogli siano violentate e uccise. 15i Abbi pietà di coloro che costituiscono la parte che ti sei scelta e non dare all’infamia la tua eredità, perché i nostri nemici non abbiano a prevalere su di noi».



Conflitto tra Aman e Mardocheo cheo
3,7 MINACCIA CONTRO GLI EBREI (3,7-5,14)
 Aman consiglia al re lo sterminio degli Ebrei
Fece un editto: questo versetto sembra sia stato inserito qui in un secondo momento, per stabilire un collegamento tra la vicenda di Ester e la festa di Purìm, di origine indipendente.
3,9 diecimila talenti d’argento: un talento equivaleva a circa 33 chilogrammi (vedi nota a ). La somma indicata da Aman può intendersi come l’equivalente dei beni tolti agli Ebrei, oppure come cifra volutamente esagerata, con la quale si inizia una trattativa per poi concluderla ad un prezzo molto più basso.
3,13 Il decreto di sterminio diffuso nell’impero