Deuteronomio
5,1-33 Le dieci parole
5,1-33 La proclamazione del decalogo (vv. 6-21) presenta alcune varianti rispetto a Es 20,2-17. È preceduta da un’affermazione fondamentale: il Dio che promulga la legge è colui che ha liberato Israele dalla schiavitù d’Egitto.
5,1-33 La proclamazione del decalogo (vv. 6-21) presenta alcune varianti rispetto a Es 20,2-17. È preceduta da un’affermazione fondamentale: il Dio che promulga la legge è colui che ha liberato Israele dalla schiavitù d’Egitto.
6 "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.
7 Non avrai altri dèi di fronte a me.
8 Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. 9 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 10 ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
11 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Osserva il giorno del sabato per santificarlo, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato.
5,12-15 Osserva il giorno del sabato per santificarlo: l’osservanza del riposo sabbatico non è connessa qui al riposo di Dio nel settimo giorno della creazione (come in Es 20,11), ma alla liberazione dalla schiavitù d’Egitto.
16 Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
17 Non ucciderai.
18 Non commetterai adulterio.
19 Non ruberai.
20 Non pronuncerai testimonianza menzognera contro il tuo prossimo.
21 Non desidererai la moglie del tuo prossimo. Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo".
22 Sul monte il Signore disse, con voce possente, queste parole a tutta la vostra assemblea, in mezzo al fuoco, alla nube e all'oscurità. Non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.
23 Quando udiste la voce in mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si avvicinarono tutti a me 24 e dissero: "Ecco, il Signore, nostro Dio, ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo. 25 Ma ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà. Se continuiamo a udire ancora la voce del Signore, nostro Dio, moriremo. 26 Chi, infatti, tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal fuoco ed è rimasto vivo? 27 Accòstati tu e ascolta tutto ciò che il Signore, nostro Dio, dirà. Tu ci riferirai tutto ciò che il Signore, nostro Dio, ti avrà detto: noi lo ascolteremo e lo faremo". 28 Il Signore udì il suono delle vostre parole, mentre mi parlavate, e mi disse: "Ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolto. Tutto ciò che hanno detto va bene. 29 Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre! 30 Va' e di' loro: Tornate alle vostre tende. 31 Ma tu resta qui con me e io ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai insegnare loro, perché le mettano in pratica nella terra che io sto per dare loro in possesso".
32 Abbiate cura perciò di fare come il Signore, vostro Dio, vi ha comandato. Non deviate né a destra né a sinistra; 33 camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore, vostro Dio, vi ha prescritto, perché viviate e siate felici e rimaniate a lungo nella terra di cui avrete il possesso.
Note al testo