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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 5

2 Maccabei

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Nova Vulgata

CEI 2008 5 5,1 In questo tempo Antioco decise la seconda spedizione in Egitto.
Nova Vulgata 2 Mac5,1Circa hoc autem tempus Antiochus secundam profectionem paravit in Aegyptum.
CEI 2008 5,2Accadde allora che sopra tutta la città, per circa quaranta giorni, si vedessero cavalieri che correvano per l'aria con vesti d'oro, armati di lance roteanti e di spade sguainate,
Nova Vulgata 2 Mac5,2Contigit autem per universam civitatem fere per dies quadraginta videri per aera equites discurrentes, auratas stolas habentes et hastas, ad modum cohortium armatos, et gladiorum evaginationes
CEI 2008 5,3schiere di cavalieri disposti a battaglia, attacchi e scontri vicendevoli, trambusto di scudi, selve di aste, lanci di frecce, bagliori di bardature d'oro e corazze d'ogni specie.
Nova Vulgata 2 Mac5,3et turmas equorum per ordinem digestas et congressiones fieri et decursus utrorumque et scutorum motus et contorum multitudinem et telorum iactus et aureorum ornamentorum fulgores omnisque generis loricationes.
CEI 2008 5,4Tutti, perciò, pregavano perché l'apparizione fosse di buon augurio.
Nova Vulgata 2 Mac5,4Quapropter omnes rogabant pro bono factam esse ostensionem.

CEI 2008 5,5Essendosi poi diffusa la falsa notizia che Antioco era passato all'altra vita, Giasone, prendendo con sé non meno di mille uomini, all'improvviso sferrò un assalto alla città. Si accese la lotta sulle mura e, quando la città era ormai presa, Menelao si rifugiò nell'acropoli.
Nova Vulgata
2 Mac5,5Sed cum falsus rumor exisset, tamquam vita excessisset Antiochus, assumptis Iason non minus mille viris repente aggressus est civitatem; illis autem, qui erant in muro, compulsis in fugam et ad ultimum iam apprehensa civitate, Menelaus fugit in arcem.
CEI 2008 5,6Giasone fece strage dei propri concittadini senza pietà, non considerando che un successo contro i propri connazionali era il massimo insuccesso, credendo invece di riportare trionfi sui nemici e non sulla propria gente.
Nova Vulgata 2 Mac5,6Iason vero caedes civium suorum perpetrabat nulli parcens, non intellegens prosperitatem adversum cognatos calamitatem esse maximam, arbitrans autem hostium et non civium se trophaea constituere.
CEI 2008 5,7Non riuscì però a impadronirsi del potere e alla fine, conscio della vergogna del tradimento, corse di nuovo a rifugiarsi nell'Ammanìtide.
Nova Vulgata 2 Mac5,7Et principatum quidem non obtinuit, finem vero insidiarum suarum confusionem adeptus, profugus iterum abiit in Ammanitidem.
CEI 2008 Alla fine incontrò una pessima sorte. Accusato presso Areta, re degli Arabi, fuggendo di città in città, perseguitato da tutti e odiato come traditore delle leggi, considerato con orrore come carnefice della patria e dei concittadini, andò a finire in Egitto.
5,8 Arabi: si intendono qui i Nabatei.
Nova Vulgata 2 Mac5,8Ad ultimum igitur malam reversionem sortitus est; conclusus apud Aretam Arabum tyrannum, fugiens de civitate in civitatem, expulsus ab omnibus, odiosus ut refuga legum et exsecrabilis ut patriae et civium carnifex in Aegyptum extrusus est.
CEI 2008 5,9Colui che aveva mandato in esilio numerosi figli della sua patria morì poi presso gli Spartani, fra i quali si era ridotto quasi a cercare riparo in nome della comunanza di stirpe.
Nova Vulgata 2 Mac5,9Et, qui multos de patria expulerat, peregre periit ad Lacedaemonios pervectus, quasi pro cognatione habiturus protectionem;
CEI 2008 5,10E ancora, colui che aveva lasciato insepolta una moltitudine di gente, finì non pianto da alcuno, privo di esequie ed escluso dal sepolcro dei suoi padri.
Nova Vulgata 2 Mac5,10et, qui insepultos multos abiecerat, ipse illamentatus permansit nec exsequiis ullis neque patrio sepulcro participavit.
CEI 2008 5,11Quando il re venne a conoscenza di questi fatti, concluse che la Giudea stava ribellandosi. Perciò, tornando dall'Egitto, furioso come una belva, prese la città con le armi
Nova Vulgata
2 Mac5,11Cum autem nuntia ad regem pervenissent de his, quae gesta erant, suspicatus est rex a societate defecturam Iudaeam; et ob hoc profectus ex Aegypto efferatus animo, civitatem quidem armis cepit
CEI 2008 5,12e diede ordine ai soldati di colpire senza pietà quanti incontravano e di trucidare quelli che si rifugiavano nelle case.
Nova Vulgata 2 Mac5,12et iussit militibus interficere occursantes nemini parcendo et eos, qui in domos ascenderent, trucidare.
CEI 2008 5,13Vi fu massacro di giovani e di vecchi, sterminio di uomini, di donne e di fanciulli, stragi di fanciulle e di bambini.
Nova Vulgata 2 Mac5,13Fiebant ergo iuvenum ac seniorum caedes, mulierum et natorum exterminium virginumque et parvulorum neces.
CEI 2008 5,14In tutti quei tre giorni vi furono ottantamila vittime: quarantamila nel corso della lotta, e non meno degli uccisi furono quelli venduti schiavi.
Nova Vulgata 2 Mac5,14Erant autem toto triduo octoginta milia perditi, quadraginta quidem milia in ipso manuum conflictu; non minus autem quam qui iugulati fuerant, venumdati sunt.
CEI 2008 5,15Non sazio di questo, Antioco osò entrare nel tempio più santo di tutta la terra, avendo a guida quel Menelao che si era fatto traditore delle leggi e della patria;
Nova Vulgata 2 Mac5,15Non contentus autem his, ausus est intrare templum universae terrae sanctissimum, ducem habens Menelaum, qui legum et patriae fuit proditor,
CEI 2008 5,16afferrò con mani impure gli arredi sacri, e saccheggiò con le sue mani sacrileghe quanto dagli altri re era stato deposto per l'abbellimento e lo splendore del luogo e per segno d'onore.
Nova Vulgata 2 Mac5,16et scelestis manibus sumens sancta vasa et, quae ab aliis regibus et civitatibus erant posita ad augmentum et gloriam loci et honorem, profanis manibus contrectans.
CEI 2008 5,17Antioco si inorgoglì, non comprendendo che il Signore si era sdegnato per breve tempo a causa dei peccati degli abitanti della città e perciò quel luogo era stato abbandonato.
Nova Vulgata 2 Mac5,17Ita extollebatur mente Antiochus non considerans quod propter peccata habitantium civitatem modicum Dominus fuerat iratus; propter quod accidit circa locum despectio.
CEI 2008 5,18Se essi non si fossero trovati implicati in molti peccati, come era avvenuto per Eliodoro, mandato dal re Seleuco a ispezionare la camera del tesoro, anche egli, appena giunto, sarebbe stato subito flagellato e distolto dalla sua audacia.
Nova Vulgata 2 Mac5,18Alioquin nisi contigisset eos multis peccatis esse involutos, sicut Heliodorus, qui missus est a Seleuco rege ad inspectionem aerarii, et ipse, mox ut accessisset, confestim flagellatus repulsus fuisset ab audacia.
CEI 2008 5,19Ma il Signore aveva eletto non già il popolo a causa di quel luogo, ma quel luogo a causa del popolo.
Nova Vulgata 2 Mac5,19Verum non propter locum gentem, sed propter gentem locum Dominus elegit.
CEI 2008 5,20Perciò anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l'ira dell'Onnipotente aveva sperimentato l'abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria.
Nova Vulgata 2 Mac5,20Ideoque et ipse locus particeps factus populi malorum, postea factus est socius beneficiorum; et, qui derelictus in ira Omnipotentis est, iterum in magni Domini reconciliatione cum omni gloria restitutus est.
CEI 2008 Antioco dunque, portando via dal tempio milleottocento talenti d'argento, fece ritorno in fretta ad Antiòchia, convinto nella sua superbia di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare, per effetto del suo orgoglio.
5,21 LA PERSECUZIONE DI ANTIOCO EPÌFANE (5,21-7,42)
-6,17 Dio corregge il suo popolo
milleottocento talenti: sul valore del talento vedi nota a 3,11. Qui dovrebbe trattarsi del talento greco; la somma equivale dunque a circa 47 tonnellate, cifra esagerata, anche se si tratta di talenti d’argento.
Nova Vulgata
2 Mac5,21Igitur Antiochus mille et octingentis ablatis de templo talentis, velocius Antiochiam regressus est, existimans se prae superbia terram ad navigandum, pelagus vero ad ambulandum deducturum propter mentis elationem.
CEI 2008 5,22Egli lasciò sovrintendenti per opprimere la stirpe: a Gerusalemme Filippo, frigio di origine, ma nei modi più barbaro di colui che l'aveva istituito nella carica,
Nova Vulgata 2 Mac5,22Reliquit autem et praepositos ad affligendam gentem: Hierosolymis quidem Philippum, genere Phrygem, moribus barbariorem eo ipso, a quo constitutus est;
CEI 2008 e sul Garizìm Andrònico; oltre a loro Menelao, il quale più degli altri era altezzoso con i concittadini, nutrendo un'ostilità dichiarata contro i Giudei.
5,23 Sul monte Garizìm era stato costruito un tempio simile a quello di Gerusalemme, che divenne centro di culto dei Samaritani.
Nova Vulgata 2 Mac5,23in Garizim autem Andronicum; praeter autem hos Menelaum, qui gravius quam ceteri imminebat civibus.
CEI 2008 5,24Mandò poi il misarca Apollònio, con un esercito di ventiduemila uomini, con l'ordine di uccidere quanti erano in età adulta e di vendere le donne e i fanciulli.
Nova Vulgata 2 Mac5,24Misit autem Apollonium Mysarcham cum exercitu — viginti vero et duo milia virorum — praecipiens omnes perfectae aetatis interficere, mulieres autem ac iuniores vendere.
CEI 2008 5,25Costui, giunto a Gerusalemme e fingendo intenzioni pacifiche, si tenne quieto fino al giorno sacro del sabato. Allora, sorpresi i Giudei in riposo, comandò ai suoi una parata militare
Nova Vulgata 2 Mac5,25Qui cum venisset Hierosolymam et pacificum se simulasset, quievit usque ad diem sanctum sabbati et, cum comprehenderet feriatos Iudaeos, arma capere suis praecepit;
CEI 2008 5,26e trucidò quanti uscivano per assistere alla festa; poi, irrompendo con gli armati in città, mise a morte un gran numero di persone.
Nova Vulgata 2 Mac5,26omnesque, qui ad spectaculum processerant, trucidavit et civitatem cum armatis discurrens ingentem multitudinem peremit.
CEI 2008 Ma Giuda, detto anche Maccabeo, che faceva parte di un gruppo di dieci, si ritirò nel deserto, vivendo tra le montagne alla maniera delle fiere insieme a quelli che erano con lui; cibandosi di erbe, resistevano per non aver parte nella contaminazione.


5,27 Giuda, detto anche Maccabeo: le sue vicende saranno al centro del libro, a partire dal c. 8. La contaminazione di cui si parla è da riferirsi sia alle carni e ai cibi cosiddetti impuri, sia alle istituzioni pagane introdotte in Gerusalemme.
Nova Vulgata 2 Mac5,27Iudas autem, qui et Maccabaeus, decimus factus secesserat in eremum et ferarum more in montibus vitam cum suis agebat; et feni cibo vescentes demorabantur, ne participes essent coinquinationis.