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CEI 2008 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 15

2 Maccabei

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Nova Vulgata

CEI 2008 15 15,1 Nicànore, avendo saputo che gli uomini di Giuda si trovavano nella regione della Samaria, decise di assalirli a colpo sicuro nel giorno del riposo.
Nova Vulgata 2 Mac15,1Nicanor autem, ut comperit eos, qui cum Iuda erant, in locis esse iuxta Samariam, cogitavit requietionis die cum omni securitate eos aggredi.
CEI 2008 15,2Poiché i Giudei che l'avevano seguito per necessità gli dicevano: "Assolutamente non devi ucciderli in modo così crudele e barbaro; piuttosto rispetta il giorno che è stato onorato e santificato da colui che tutto vede",
Nova Vulgata 2 Mac15,2Iudaeis vero, qui illum per necessitatem sequebantur, dicentibus: «Ne ita ferociter et barbare disperdas, sed honorem tribue praehonoratae diei cum sanctificatione ab eo, qui universa conspicit»,
CEI 2008 15,3quell'uomo tre volte scellerato chiese se c'era in cielo un Signore che aveva comandato di celebrare il giorno del sabato.
Nova Vulgata 2 Mac15,3ille infelix interrogavit, si est potens in caelo, qui imperavit agi diem sabbatorum.
CEI 2008 15,4Essi risposero: "C'è il Signore vivente; egli è il sovrano del cielo, che ha comandato di celebrare il settimo giorno".
Nova Vulgata 2 Mac15,4Et respondentibus illis: «Est Dominus vivus ipse in caelo potens, qui iussit colere septimam diem»;
CEI 2008 15,5L'altro ribatté: "E io sono sovrano sulla terra, che comando di prendere le armi e di eseguire le disposizioni del re". Tuttavia non riuscì a mandare a effetto il suo crudele intento.
Nova Vulgata 2 Mac15,5at ille ait: «Et ego potens sum super terram, qui impero sumi arma et negotia regis impleri». Tamen non obtinuit, ut nefarium consilium perficeret.
CEI 2008 15,6Nicànore, dunque, che si era montato la testa con tutta la sua arroganza, aveva deciso di erigere un pubblico trofeo per la vittoria sugli uomini di Giuda.
Nova Vulgata
2 Mac15,6Et Nicanor quidem cum summa superbia cervicem erigens cogitaverat commune trophaeum statuere de iis, qui cum Iuda erant.
CEI 2008 15,7Il Maccabeo invece era fermamente convinto e sperava pienamente di ottenere protezione dal Signore.
Nova Vulgata 2 Mac15,7Maccabaeus autem sine intermissione confidebat cum omni spe auxilium se consequi a Domino;
CEI 2008 15,8Esortava perciò i suoi uomini a non temere l'attacco delle nazioni, ma a tenere impressi nella mente gli aiuti che in passato erano venuti loro dal Cielo e ad aspettare ora la vittoria che sarebbe stata loro concessa dall'Onnipotente.
Nova Vulgata 2 Mac15,8et hortabatur suos, ne formidarent adventum nationum, sed in mente habentes adiutoria sibi facta de caelo et nunc sperarent ab Omnipotente sibi affuturam victoriam.
CEI 2008 15,9Confortandoli così con le parole della legge e dei profeti e ricordando loro le lotte che avevano già condotto a termine, li rese più coraggiosi.
Nova Vulgata 2 Mac15,9Et allocutus eos de Lege et Prophetis, admonens eos etiam de certaminibus, quae perfecerant, promptiores constituit eos.
CEI 2008 15,10Avendo così rinfrancato i loro sentimenti, espose e denunciò la malafede delle nazioni e la loro violazione dei giuramenti.
Nova Vulgata 2 Mac15,10Et, animis eorum excitatis, denuntiavit simul ostendens gentium fallaciam et iuramentorum praevaricationem.
CEI 2008 15,11Dopo aver armato ciascuno di loro non tanto con la sicurezza degli scudi e delle lance quanto con il conforto di quelle efficaci parole, li riempì di gioia, narrando loro un sogno degno di fede, anzi una vera visione.
Nova Vulgata 2 Mac15,11Cum autem singulos illorum armavisset, non tam clipeorum et hastarum munitione quam per bonos sermones exhortatione, cumque somnium fide dignum exposuisset, supra modum universos laetificavit.
CEI 2008 15,12La sua visione era questa: Onia, che era stato sommo sacerdote, uomo onesto e buono, modesto nel portamento, mite nel contegno, spedito ed elegante nel parlare, occupato fin dalla fanciullezza in tutto ciò che è proprio della virtù, con le mani protese pregava per tutta la comunità dei Giudei.
Nova Vulgata
2 Mac15,12Erat autem huiuscemodi visus eius: Oniam, qui fuerat summus sacerdos, virum honestum et bonum, verecundum occursu, modestum moribus et eloquium digne proferentem et qui a puero omnes virtutes domesticas exercuerat, manus protendentem orare pro omni populo Iudaeorum.
CEI 2008 15,13Poi, allo stesso modo, era apparso un uomo distinto per età senile e maestà, circonfuso di dignità meravigliosa e piena di magnificenza.
Nova Vulgata 2 Mac15,13Post hoc sic apparuisse virum canitie et gloria praestantem et mirabilem quandam et magni decoris esse eminentiam circa illum.
CEI 2008 15,14Presa la parola, Onia disse: "Questi è l'amico dei suoi fratelli, che prega molto per il popolo e per la città santa, Geremia, il profeta di Dio".
Nova Vulgata 2 Mac15,14Respondentem vero Oniam dixisse: «Hic est fratrum amator, qui multum orat pro populo et sancta civitate, Ieremias propheta Dei».
CEI 2008 15,15E Geremia stendendo la destra consegnò a Giuda una spada d'oro, pronunciando queste parole nel porgerla:
Nova Vulgata 2 Mac15,15Protendentem autem Ieremiam dextram dedisse Iudae gladium aureum et, cum daret, dixisse haec:
CEI 2008 15,16"Prendi la spada sacra come dono di Dio; con questa abbatterai i nemici".
Nova Vulgata 2 Mac15,16«Accipe sanctum gladium munus a Deo, in quo confringes adversarios».
CEI 2008 15,17Incoraggiati dalle parole di Giuda, molto belle e tali da spingere all'eroismo e da rendere virile anche l'animo dei giovani, stabilirono di non restare nel campo, ma di intervenire coraggiosamente e decidere la sorte attaccando battaglia con tutto il coraggio, perché la città e le cose sante e il tempio erano in pericolo.
Nova Vulgata
2 Mac15,17Exhortati itaque Iudae sermonibus bonis valde, et qui poterant ad virtutem incitare et animos iuvenum confortare, statuerunt castra non tendere, sed fortiter inferri et cum omni virtute confligentes de negotiis iudicare, eo quod civitas et sancta et templum periclitarentur.
CEI 2008 15,18Minore era il loro timore per le donne e i figli come pure per i fratelli e i parenti, poiché la prima e principale preoccupazione era per il tempio consacrato.
Nova Vulgata 2 Mac15,18Erat enim timor pro uxoribus et filiis itemque pro fratribus et cognatis in minore parte iacens, maximus vero et primus pro sanctificato templo.
CEI 2008 15,19Anche per quelli rimasti in città non era piccola l'angoscia, essendo tutti turbati per l'ansia del combattimento in campo aperto.
Nova Vulgata 2 Mac15,19Sed et eos, qui in civitate erant comprehensi, non minima sollicitudo habebat propter illum sub aperto concursum.
CEI 2008 15,20Tutti ormai attendevano la prova imminente, poiché i nemici già avevano cominciato ad attaccare e l'esercito era in ordine di battaglia, gli elefanti erano piazzati in posizione opportuna e la cavalleria schierata ai lati.
Nova Vulgata 2 Mac15,20Et, cum iam omnes exspectarent iudicium futurum, hostesque iam committerent, atque exercitus esset ordinatus, et bestiae opportuno in loco constitutae, et equitatus dispositus,
CEI 2008 15,21Il Maccabeo, dopo aver osservato la moltitudine dei presenti, la varietà delle armi pronte e la ferocia delle bestie, alzò le mani al cielo e invocò il Signore che compie prodigi, convinto che non è possibile vincere con le armi, ma che egli concede la vittoria a coloro che ne sono degni, secondo il suo giudizio.
Nova Vulgata 2 Mac15,21considerans Maccabaeus adventum multitudinis et apparatum varium armorum et ferocitatem bestiarum, extendens manus in caelum prodigia facientem Dominum invocavit, sciens quoniam non est per arma, sed prout ab ipso iudicatum fuerit dignis tribuit victoriam.
CEI 2008 15,22Nel pregare il Signore, si esprimeva in questo modo: "Tu, Signore, inviasti il tuo angelo al tempo di Ezechia, re della Giudea, ed egli fece perire nel campo di Sennàcherib centoottantacinquemila uomini.
Nova Vulgata 2 Mac15,22Dixit autem invocans hoc modo: «Tu, Domine, qui misisti angelum tuum sub Ezechia rege Iudaeae, et interfecit de castris Sennacherib ad centum octoginta quinque milia,
CEI 2008 15,23Anche ora, sovrano del cielo, manda un angelo buono davanti a noi per incutere paura e tremore.
Nova Vulgata 2 Mac15,23et nunc, Dominator caelorum, mitte angelum bonum ante nos in timorem et tremorem;
CEI 2008 15,24Siano atterriti dalla potenza del tuo braccio coloro che bestemmiando sono venuti qui contro il tuo popolo santo". Con queste parole egli terminò.
Nova Vulgata 2 Mac15,24magnitudine brachii tui exterreantur, qui cum blasphemia veniunt adversus sanctum populum tuum». Et hic quidem in his finem fecit.
CEI 2008 15,25Gli uomini di Nicànore avanzavano al suono delle trombe e degli inni di guerra.
Nova Vulgata
2 Mac15,25Qui autem cum Nicanore erant, cum tubis et canticis admovebant;
CEI 2008 15,26Gli uomini di Giuda invece si gettarono nella mischia contro i nemici tra invocazioni e preghiere.
Nova Vulgata 2 Mac15,26hi vero qui erant cum Iuda, cum invocatione et orationibus congressi sunt cum hostibus.
CEI 2008 15,27In tal modo, combattendo con le mani, ma pregando Dio con il cuore, travolsero non meno di trentacinquemila uomini, rallegrandosi grandemente per la manifesta presenza di Dio.
Nova Vulgata 2 Mac15,27Et manibus quidem pugnantes, sed Dominum cordibus orantes, prostraverunt non minus triginta quinque milia, praesentia Dei magnifice delectati.
CEI 2008 15,28Terminata la battaglia, mentre facevano ritorno pieni di gioia, riconobbero Nicànore caduto con tutte le sue armi.
Nova Vulgata 2 Mac15,28Cumque cessassent ab opere et cum gaudio redirent, cognoverunt Nicanorem proruisse cum armis suis;
CEI 2008 Levarono alte grida dandosi all'entusiasmo, mentre benedicevano l'Onnipotente nella lingua dei padri.
15,29 nella lingua dei padri: in lingua ebraica. Al tempo dei Maccabei l’ebraico era pressoché sconosciuto come lingua parlata, in quanto sostituito dall’aramaico e anche dal greco.
Nova Vulgata 2 Mac15,29facto itaque clamore et tumultu, patria voce omnipotentem Dominum benedicebant.
CEI 2008 15,30Quindi colui che era stato sempre il primo a combattere per i suoi concittadini con anima e corpo, colui che aveva conservato l'affetto dell'età giovanile verso i suoi connazionali, comandò che tagliassero la testa di Nicànore e la sua mano con il braccio e li portassero a Gerusalemme.
Nova Vulgata 2 Mac15,30Et praecepit ille, qui per omnia corpore et animo primus fuerat in certamine pro civibus, qui iuventutis benevolentiam in suam gentem conservaverat, caput Nicanoris abscindi et manum cum umero, ac Hierosolymam perferri.
CEI 2008 15,31Quando vi giunse, convocati tutti i connazionali e collocati i sacerdoti davanti all'altare, mandò a chiamare quelli della Cittadella
Nova Vulgata 2 Mac15,31Quo cum pervenisset, convocatis contribulibus et sacerdotibus, ante altare stans accersiit eos, qui in arce erant;
CEI 2008 15,32e mostrò loro la testa dello scellerato Nicànore e la mano che quel bestemmiatore aveva steso contro la sacra dimora dell'Onnipotente, pronunciando parole arroganti.
Nova Vulgata 2 Mac15,32et, ostenso capite iniqui Nicanoris et manu nefarii, quam extendens contra domum sanctam omnipotentis Dei magnifice gloriatus est,
CEI 2008 15,33Tagliata poi la lingua del sacrilego Nicànore, la fece gettare a pezzi agli uccelli e ordinò di appendere davanti al tempio la ricompensa della sua follia.
Nova Vulgata 2 Mac15,33linguam etiam impii Nicanoris praecisam dixit particulatim avibus daturum, pretia autem dementiae contra templum suspendere.
CEI 2008 15,34Tutti allora, rivolti verso il cielo, benedissero il Signore glorioso dicendo: "Benedetto colui che ha conservato la sua dimora inviolata".
Nova Vulgata
2 Mac15,34Omnes igitur in caelum benedixerunt manifestum Dominum dicentes: «Benedictus, qui locum suum incontaminatum servavit!».
CEI 2008 15,35Fece poi appendere la testa di Nicànore alla Cittadella alla vista di tutti, perché fosse segno manifesto dell'aiuto di Dio.
Nova Vulgata 2 Mac15,35Alligavit autem Nicanoris caput de summa arce evidens omnibus et manifestum signum auxilii Domini.
CEI 2008 Quindi deliberarono tutti insieme, con voto pubblico, di non lasciar passare inosservato quel giorno, ma di commemorarlo il tredici del dodicesimo mese - che in lingua aramaica si chiama Adar - il giorno precedente la festa di Mardocheo.
15,36  deliberarono: la festa del Giorno di Nicànore viene celebrata nello stesso mese della festa di Mardocheo, il giorno prima (vedi Est 9,20-32; sul Giorno di Nicànore vedi anche nota a 1Mac 7,49). Adar: nome di mese corrispondente al nostro febbraio-marzo.
Nova Vulgata 2 Mac15,36Itaque omnes communi consilio decreverunt nullo modo diem istum absque celebritate praeterire, habere autem celebrem tertiam decimam diem, mensis duodecimi — Adar dicitur voce Syriaca — pridie Mardochaei diei.
CEI 2008 Così andarono le cose riguardo a Nicànore e, poiché da quel tempo la città è rimasta in mano agli Ebrei, anch'io chiudo qui la mia narrazione.
15,37 EPILOGO (15,37-39)
Nova Vulgata
2 Mac15,37Igitur his erga Nicanorem sic gestis, et ex illis temporibus ab Hebraeis civitate possessa, ego quoque hic faciam finem sermonis.
CEI 2008 15,38Se essa è riuscita ben ordinata, era quello che volevo; se invece è di poco conto e mediocre, questo solo ho potuto fare.
Nova Vulgata 2 Mac15,38Et, si quidem bene et apte compositioni, hoc et ipse volebam; sin autem exigue et modice, hoc est, quod assequi poteram.
CEI 2008 15,39Come il bere solo vino o bere solo acqua è nocivo, mentre vino mescolato con acqua è amabile e procura un delizioso piacere, così un discorso ben elaborato delizia gli orecchi di coloro che leggono la narrazione. E qui sia la fine.
Nova Vulgata 2 Mac15,39Sicut enim vinum solummodo bibere, similiter autem rursus et aquam, contrarium est, quemadmodum autem vinum aquae contemperatum iam et delectabilem gratiam perficit, huiusmodi etiam structura sermonis delectat aures eorum, quibus contingat compositionem legere. Hic autem erit finis.