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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Vangeli - Giovanni - 11

Giovanni

11 Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.
11,1 cfr. Lc 10, 38-42. Gv racconta con grande cura il più grande miracolo di Gesù, preludio della Passione. Betania era sul versante orientale del monte degli ulivi, a circa 3. km. da Gerusalemme (cfr. Gv 11, 18).
Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.
11,2 L'episodio sarà raccontato in cfr. 12, 1-8. la notizia è anticipata perché la comunità cristiana conosceva il fatto.
3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico è malato".
4 All`udire questo, Gesù disse: "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato".
5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.
6 Quand`ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava.
7 Poi, disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!".
8 I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?".
Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;
11,9 Cfr. 9, 4. finché non viene l'ora delle tenebre, della passione di Cristo, non c'è pericolo.
10 ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce".
11 Così parlò e poi soggiunse loro: "Il nostro amico Lazzaro s`è addormentato; ma io vado a svegliarlo".
12 Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se s`è addormentato, guarirà".
13 Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno.
14 Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto
15 e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!".
Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: "Andiamo anche noi a morire con lui!".
11,16 Didimo,è la traduzione greca del nome aramaico Toma, cioè "il gemello ".
17 Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro.
18 Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia
19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello.
20 Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
21 Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!
22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà".
23 Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà".
24 Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell`ultimo giorno".
Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;
11,25 Su Gesù-Vita cfr. 1, 4. cfr. 3, 15-16. cfr. 4, 14. cfr. 5, 24-40. cfr. 6, 40-47. cfr. 10, 28. Sul rapporto tra la vita data da Cristo e la risurrezione cfr. Rm 8, 11.
26 chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?".
27 Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo".
28 Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama".
29 Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui.
30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro.
31 Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: "Va al sepolcro per piangere là".
32 Maria, dunque, quando giunse dov`era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!".
33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse:
34 "Dove l`avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!".
35 Gesù scoppiò in pianto.
36 Dissero allora i Giudei: "Vedi come lo amava!".
37 Ma alcuni di loro dissero: "Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?".
38 Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.
39 Disse Gesù: "Togliete la pietra!". Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni".
40 Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?".
41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato.
42 Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l`ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato".
43 E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!".
44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare".
Il sinedrio decide la morte di Gesù
45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.
46 Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto.
47 Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest`uomo compie molti segni.
48 Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione".
49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell`anno, disse loro: "Voi non capite nulla
50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera".
Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione
11,51 Caifa fu un inconscio profeta, perché in realtà egli voleva sacrificare Gesù agli interessi politici.
52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.
53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
11,54 Efraim era ai margini dei deserto della Giudea, distante 25 km. da Gerusalemme
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione andarono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.
11,55 Le purificazioni erano prescritte dalla legge prima della celebrazione pasquale.
56 Essi cercavano Gesù e stando nel tempio dicevano tra di loro: "Che ve ne pare? Non verrà egli alla festa?".
57 Intanto i sommi sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunziasse, perché essi potessero prenderlo.

Note al testo

11,1 cfr. Lc 10, 38-42. Gv racconta con grande cura il più grande miracolo di Gesù, preludio della Passione. Betania era sul versante orientale del monte degli ulivi, a circa 3. km. da Gerusalemme (cfr. Gv 11, 18).
11,2 L'episodio sarà raccontato in cfr. 12, 1-8. la notizia è anticipata perché la comunità cristiana conosceva il fatto.
11,9 Cfr. 9, 4. finché non viene l'ora delle tenebre, della passione di Cristo, non c'è pericolo.
11,16 Didimo,è la traduzione greca del nome aramaico Toma, cioè "il gemello ".
11,25 Su Gesù-Vita cfr. 1, 4. cfr. 3, 15-16. cfr. 4, 14. cfr. 5, 24-40. cfr. 6, 40-47. cfr. 10, 28. Sul rapporto tra la vita data da Cristo e la risurrezione cfr. Rm 8, 11.
11,51 Caifa fu un inconscio profeta, perché in realtà egli voleva sacrificare Gesù agli interessi politici.
11,54 Efraim era ai margini dei deserto della Giudea, distante 25 km. da Gerusalemme
11,55 Le purificazioni erano prescritte dalla legge prima della celebrazione pasquale.