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CEI 1974 - Nuovo Testamento - Atti degli Apostoli - Atti degli Apostoli - 16

Atti degli Apostoli

CEI 1974 Torna al libro

AT greco

CEI 1974 16 16,1 Paolo si recò a Derbe e a Listra. C`era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco;
CEI 1974 16,2 egli era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio.
CEI 1974 Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere per riguardo ai Giudei che si trovavano in quelle regioni; tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
16,3 I Giudei avrebbero considerato Timoteo un rinnegato, con grave pregiudizio dell'apostolato cristiano.
CEI 1974 16,4 Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero.
CEI 1974 16,5 Le comunità intanto si andavano fortificando nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
Visione di Paolo a Troade
CEI 1974 Attraversarono quindi la Frigia e la regione della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro di predicare la parola nella provincia di Asia.
16,6 La Frigia era nell'altopiano anatolico, verso occidente; la Galazia era probabilmente la Galazia del nord, nel territorio circostante l'odierna Ankara. In Galazia Paolo si ammalò: cfr. Gal 4, 13-15.
CEI 1974 Raggiunta la Misia, si dirigevano verso la Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro;
16,7 La Misia era al nord della provincia romana d'Asia; la Bitinia era a nord-est della Misia.
CEI 1974 così, attraversata la Misia, discesero a Troade.
16,8 Tròade era un porto sull'Egeo, a 40 km. circa dall'antica Troia. La Macedonia era a nord della Grecia.
CEI 1974 16,9 Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava davanti un Macedone e lo supplicava: "Passa in Macedonia e aiutaci!".
CEI 1974 Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad annunziarvi la parola del Signore.
Paolo in Macedonia
16,10 E' il primo dei quattro brani del "Diario" di Luca: cfr introd. ad At.
CEI 1974 Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e
16,11 L'isola di Samotracia si trovava a metà percorso fra Troade e Neapoli, oggi Kavalla, porto di Filippi.
CEI 1974 di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;
16,12 Filippi era a 17 km. da Neapoli, nell'entroterra.
CEI 1974 il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite.
16,13 Dove non c'era una sinagoga gli Ebrei si riunivano all'aperto, in luogo appartato.
CEI 1974 C`era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
16,14 Tiatira (cfr. Ap 2, 18) era una città della Lidia, famosa per le stoffe di porpora
CEI 1974 16,15 Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: "Se avete giudicato ch`io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.
La serva indovina
CEI 1974 16,16 Mentre andavamo alla preghiera, venne verso di noi una giovane schiava, che aveva uno spirito di divinazione e procurava molto guadagno ai suoi padroni facendo l`indovina.
CEI 1974 16,17 Essa seguiva Paolo e noi gridando: "Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza".
CEI 1974 16,18 Questo fece per molti giorni finché Paolo, mal sopportando la cosa, si volse e disse allo spirito: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di partire da lei". E lo spirito partì all`istante.
Paolo e Sila in prigione
CEI 1974 16,19 Ma vedendo i padroni che era partita anche la speranza del loro guadagno, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza principale davanti ai capi della città;
CEI 1974 16,20 presentandoli ai magistrati dissero: "Questi uomini gettano il disordine nella nostra città; sono Giudei
CEI 1974 e predicano usanze che a noi Romani non è lecito accogliere né praticare".
16,21 Erano vietati i culti non ratificati dalle leggi.
CEI 1974 La folla allora insorse contro di loro, mentre i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli
16,22 E' la prima persecuzione da parte dell'autorità romana.
CEI 1974 16,23 e dopo averli caricati di colpi, li gettarono in prigione e ordinarono al carceriere di far buona guardia.
CEI 1974 16,24 Egli, ricevuto quest`ordine, li gettò nella cella più interna della prigione e strinse i loro piedi nei ceppi.
CEI 1974 16,25 Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli.
CEI 1974 16,26 D`improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti.
CEI 1974 Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
16,27 Il carceriere avrebbe dovuto sostituire i prigionieri nella pena.
CEI 1974 16,28 Ma Paolo gli gridò forte: "Non farti del male, siamo tutti qui".
CEI 1974 16,29 Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila;
CEI 1974 16,30 poi li condusse fuori e disse: "Signori, cosa devo fare per esser salvato?".
CEI 1974 16,31 Risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia".
CEI 1974 16,32 E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
CEI 1974 16,33 Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi;
CEI 1974 16,34 poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.
CEI 1974 16,35 Fattosi giorno, i magistrati inviarono le guardie a dire: "Libera quegli uomini!".
CEI 1974 16,36 Il carceriere annunziò a Paolo questo messaggio: "I magistrati hanno ordinato di lasciarvi andare! Potete dunque uscire e andarvene in pace".
CEI 1974 Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno percosso in pubblico e senza processo, sebbene siamo cittadini romani, e ci hanno gettati in prigione; e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano di persona a condurci fuori!".
16,37 Era stata violata la legge romana: cfr. 22, 25.
CEI 1974 16,38 E le guardie riferirono ai magistrati queste parole. All`udire che erano cittadini romani, si spaventarono;
CEI 1974 16,39 vennero e si scusarono con loro; poi li fecero uscire e li pregarono di partire dalla città.
CEI 1974 16,40 Usciti dalla prigione, si recarono a casa di Lidia dove, incontrati i fratelli, li esortarono e poi partirono.