Apocalisse
16,1 L’ultima serie di flagelli evoca le piaghe d’Egitto ( cfr. 16,2 e cfr. Es 9,10-1cfr. 16,3 e cfr. Es 7,17-2cfr. 16,9 ed cfr. Es 7,22. cfr. Es 8,10), a punizione degli avversari di Dio e a salvezza dei suoi eletti.
"Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo,
poiché così hai giudicato. 6 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti,
tu hai dato loro sangue da bere:
ne sono ben degni!". 7 Udii una voce che veniva dall`altare e diceva:
"Sì, Signore, Dio onnipotente;
veri e giusti sono i tuoi giudizi!". 8 Il quarto versò la sua coppa sul sole e gli fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. 9 E gli uomini bruciarono per il terribile calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha in suo potere tali flagelli, invece di ravvedersi per rendergli omaggio. 10 Il quinto versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore e 11 bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei dolori e delle piaghe, invece di pentirsi delle loro azioni. Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell`oriente.
16,12 Su l’Eufrate cfr. 9,14. La battaglia degli empi re del mondo si svolge là donde vennero nel i sec. i terribili Sciti e Parti.
16,13 la triade satanica: cfr. 12,3. cfr. 13,1.11-17.
Settimo calice
16,16 Armaghedon, cioè «la montagna di Meghiddo », dove il re Giosia subì una disastrosa sconfitta (2Re 23,29 ss.), indica simbolicamente lo sterminio dei nemici di Dio.
Note al testo