Genesi
CEI 1974 Torna al libro
Interconfessionale
CEI 1974
47
47,1 Giuseppe andò ad informare il faraone dicendogli: "Mio padre e i miei fratelli con i loro greggi e armenti e con tutti i loro averi sono venuti dal paese di Canaan; eccoli nel paese di Gosen".
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Gn47,1Giuseppe andò dal faraone per informarlo e gli disse: «Maestà, mio padre e i miei fratelli sono giunti qui dalla terra di Canaan con pecore, capre, bovini e tutti i loro averi. Ora si trovano nella regione di Gosen».
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47,3 Il faraone disse ai suoi fratelli: "Qual è il vostro mestiere?". Essi risposero al faraone: "Pastori di greggi sono i tuoi servi, noi e i nostri padri".
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Gn47,3che chiese loro:
— Qual è il vostro mestiere?
— Maestà! — essi risposero. — Noi, tuoi servitori, come i nostri padri siamo sempre stati pastori.
— Qual è il vostro mestiere?
— Maestà! — essi risposero. — Noi, tuoi servitori, come i nostri padri siamo sempre stati pastori.
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47,4 E dissero al faraone: "Siamo venuti per soggiornare come forestieri nel paese perché non c`è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la carestia nel paese di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!".
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Gn47,4E aggiunsero:
— La carestia è così grande nella terra di Canaan che non c’è più pascolo per i nostri greggi. Perciò siamo venuti qui e ci siamo fermati nella regione di Gosen. Dacci il permesso di potervi restare.
— La carestia è così grande nella terra di Canaan che non c’è più pascolo per i nostri greggi. Perciò siamo venuti qui e ci siamo fermati nella regione di Gosen. Dacci il permesso di potervi restare.
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47,5 Allora il faraone disse a Giuseppe: "Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te.
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Gn47,5Il faraone disse a Giuseppe:
— Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti qui da te.
— Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti qui da te.
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47,6 Ebbene, il paese d`Egitto è a tua disposizione: fà risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nel paese di Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualità di sovrintendenti al bestiame".
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47,7 Quindi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone e Giacobbe benedisse il faraone.
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Gn47,7Poi Giuseppe condusse dal faraone suo padre Giacobbe e glielo presentò. Giacobbe salutò e benedisse il faraone,
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47,9 Giacobbe rispose al faraone: "Centotrenta di vita errabonda, pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo della loro vita nomade".
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Gn— Da centotrent’anni vivo errando da un paese all’altro — rispose Giacobbe. — È stata una vita molto dura, ma a me sembra breve al confronto con quella dei miei padri, vissuti anch’essi come nomadi.
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Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprietà nel paese d`Egitto, nella parte migliore del paese, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone.
47,11
La menzione di Ramses anticipa cfr. Es 1, 11.
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GnGiuseppe eseguì l’ordine del faraone. Fece abitare suo padre e i suoi fratelli in Egitto. Diede loro una proprietà nella regione migliore, quella di Ramses.
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47,12 Giuseppe diede il sostentamento al padre, ai fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo il numero dei bambini.
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GnSi preoccupò anche di fornirli di viveri in proporzione al loro numero.
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47,13 Ora non c`era pane in tutto il paese, perché la carestia era molto grave: il paese d`Egitto e il paese di Canaan languivano per la carestia.
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Gn47,13La carestia era ovunque tremenda. Non soltanto in Canaan, ma anche in Egitto si soffriva la fame.
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47,14 Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d`Egitto e nel paese di Canaan in cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnò questo denaro alla casa del faraone.
Giuseppe dà grano agli Egiziani in cambio dei loro beni. -
Giuseppe dà grano agli Egiziani in cambio dei loro beni. -
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Gn47,14Perciò non soltanto da Canaan, ma anche dall’Egitto si veniva a comprare viveri da Giuseppe che si trovò a incassare tutti i soldi di quelle regioni, soldi che egli depositò nel palazzo del faraone.
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47,15 Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e del paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a dire: "Dacci il pane! Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c`è più denaro".
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Gn47,15Quando però sia Canaan che l’Egitto ebbero esaurito il loro denaro, gli Egiziani vennero tutti quanti insieme da Giuseppe e gli dissero:
— Dacci da mangiare! Vorresti forse lasciarci morire di fame qui davanti a te, solo perché non abbiamo più soldi?
— Dacci da mangiare! Vorresti forse lasciarci morire di fame qui davanti a te, solo perché non abbiamo più soldi?
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47,16 Rispose Giuseppe: "Cedetemi il vostro bestiame e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, se non c`è più denaro".
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Gn47,16— Se non avete più soldi, cedetemi il vostro bestiame — rispose Giuseppe — e io vi darò cibo in cambio.
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47,17 Condussero dunque a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi e degli asini; così in quell`anno li nutrì di pane in cambio di tutto il loro bestiame.
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47,18 Passato quell`anno, vennero a lui l`anno dopo e gli dissero: "Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno.
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Gn47,18Trascorso però quell’anno, gli Egiziani tornarono da Giuseppe e gli dissero: «Non possiamo certo nasconderti le nostre necessità, signore: siamo rimasti senza soldi e senza bestiame. Non ci restano che le nostre braccia e i nostri campi!
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47,19 Perché dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista noi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che seminare, così che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!".
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Gn47,19E tu saresti capace di stare a guardare senza far niente mentre noi moriamo di fame e le nostre terre vanno in rovina? Compra, in cambio di cibo, noi stessi e i nostri terreni: noi con le nostre terre diventeremo schiavi del faraone e tu ci darai della semente. Così non saremo costretti a morire di fame e potremo vivere, e i nostri campi non diventeranno un deserto».
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47,20 Allora Giuseppe acquistò per il faraone tutto il terreno dell`Egitto, perché gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tanto infieriva su di loro la carestia. Così la terra divenne proprietà del faraone.
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47,21 Quanto al popolo, egli lo fece passare nelle città da un capo all`altro della frontiera egiziana.
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Gn47,21E Giuseppe raccolse i contadini in grossi centri abitati, da un capo all’altro del paese.
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47,22 Soltanto il terreno dei sacerdoti egli non acquistò, perché i sacerdoti avevano un`assegnazione fissa da parte del faraone e si nutrivano dell`assegnazione che il faraone passava loro; per questo non vendettero il loro terreno.
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Gn47,22Soltanto le terre dei sacerdoti non poté comprare, perché essi ricevevano dal faraone un’assegnazione di viveri. Si nutrirono dunque con quei viveri e non furono costretti a vendere i loro terreni.
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47,23 Giuseppe disse al popolo: "Vedete, io ho acquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi il seme: seminate il terreno.
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Gn47,23Poi Giuseppe disse agli Egiziani:
— Oggi, per conto del faraone io ho acquistato voi e le vostre terre. Questa è la vostra semente. Andate a seminarla nei campi.
— Oggi, per conto del faraone io ho acquistato voi e le vostre terre. Questa è la vostra semente. Andate a seminarla nei campi.
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47,24 Ma quando vi sarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti saranno vostre, per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini".
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Gn47,24Però, al momento del raccolto, un quinto andrà al faraone. Gli altri quattro quinti rimarranno a voi, parte come semente per i campi e parte come cibo per voi, i vostri figli, i vostri nipoti e quanti sono con voi.
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47,25 Gli risposero: "Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del mio signore e saremo servi del faraone!".
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Gn47,25Essi risposero:
— Tu ci salvi da morte sicura! Se tu, nostro signore, ci aiuti, noi accettiamo di servire il faraone come schiavi.
— Tu ci salvi da morte sicura! Se tu, nostro signore, ci aiuti, noi accettiamo di servire il faraone come schiavi.
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Così Giuseppe fece di questo una legge che vige fino ad oggi sui terreni d`Egitto, per la quale si deve dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone.
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GnGiuseppe emanò allora un decreto, tuttora in vigore, il quale stabiliva che in tutto l’Egitto la quinta parte del raccolto spetta al faraone. Solo le proprietà dei sacerdoti non furono soggette a questa tassa per il re.
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47,27 Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paese d`Egitto, nel territorio di Gosen, ebbero proprietà e furono fecondi e divennero molto numerosi.
Giacobbe chiede di essere sepolto in Ebron. -
Giacobbe chiede di essere sepolto in Ebron. -
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GnGli Israeliti rimasero in Egitto, nella regione di Gosen. Vi si stabilirono, ebbero molti figli e divennero numerosi.
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Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: non seppellirmi in Egitto!
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47,30 Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall`Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro". Rispose: "Io agirò come hai detto".
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47,31 Riprese: "Giuramelo!". E glielo giurò; allora Israele si prostrò sul capezzale del letto.
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Gn— Giuramelo! — riprese Giacobbe.
E Giuseppe giurò. Allora Giacobbe, a capo del suo letto, si inchinò profondamente.
E Giuseppe giurò. Allora Giacobbe, a capo del suo letto, si inchinò profondamente.
Rimandi
47,31
Giacobbe si inchinò profondamente 1 Re 1,47.
Note al Testo
47,31
si inchinò profondamente: alcune traduzioni antiche hanno letto bastone anziché letto (vedi Ebrei 11,21).