CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 38
Genesi
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Interconfessionale
CEI 1974
38
In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullam, di nome Chira.
Interconfessionale
GnIn quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e andò ad abitare da un uomo di Adullàm, che si chiamava Chira.
Rimandi
38,1-30
i discendenti di Giuda 46,12; Nm 26,19-21; 1 Cr 2,3-4.
Note al Testo
38,1
Adullàm: località a circa 25 km a sud-ovest di Gerusalemme.
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38,2 Qui Giuda vide la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei.
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Gn38,2Qui Giuda vide una figlia di un tale di nome Sua, cananeo, la prese per moglie e si unì a lei.
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38,5 Ancora un`altra volta partorì un altro figlio e lo chiamò Sela. Essa si trovava in Chezib, quando lo partorì.
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GnPoi diede ancora alla luce un altro figlio, che chiamò Sela. Giuda si trovava a Chezìb quando nacque Sela.
Note al Testo
38,5
Chezìb: si tratta probabilmente della stessa località denominata Aczib in Michea 1,14. Si trovava nei dintorni di Adullàm (vedi v. 1).
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Gn38,7Ma Er, primogenito di Giuda, non si comportava bene dinanzi al Signore, e il Signore lo fece morire.
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Allora Giuda disse a Onan: "Unisciti alla moglie del fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello".
38,8
Secondo la legge del levirato, che sarà codificata in cfr. Dt 25, 5-10.
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GnAllora Giuda disse a Onan: «Unisciti alla moglie di tuo fratello, compi verso di lei il tuo dovere di cognato e fa’ nascere una discendenza per tuo fratello».
Note al Testo
38,8
discendenza per tuo fratello: si tratta qui dell’osservanza della legge detta del «levirato», che troviamo formulata in Deuteronomio 25,5-6 (vedi Matteo 22,24).
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38,9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non dare una posterità al fratello.
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Gn38,9Onan sapeva che se fosse nato un figlio non sarebbe stato suo. Perciò ogni volta che aveva un rapporto con sua cognata disperdeva per terra il seme e così impediva il concepimento e non dava una discendenza al fratello.
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38,11 Allora Giuda disse alla nuora Tamar: "Ritorna a casa da tuo padre come vedova fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto". Perché pensava: "Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!". Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa del padre.
Giuda e Tamar. -
Giuda e Tamar. -
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GnAllora Giuda disse a Tamar, sua nuora:
«Torna alla casa di tuo padre e resta vedova finché mio figlio Sela sarà cresciuto».
Diceva così perché temeva che anche Sela dovesse morire. Tamar ritornò alla casa di suo padre.
«Torna alla casa di tuo padre e resta vedova finché mio figlio Sela sarà cresciuto».
Diceva così perché temeva che anche Sela dovesse morire. Tamar ritornò alla casa di suo padre.
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38,12 Passarono molti giorni e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, andò a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui c`era Chira, il suo amico di Adullam.
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Gn38,12Dopo molto tempo morì la moglie di Giuda, figlia di Sua. Terminato il lutto, Giuda, con il suo amico Chira l’Adullamita, andò a Timna da quelli che tosavano le sue pecore.
CEI 1974
38,13 Fu portata a Tamar questa notizia: "Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge".
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Gn38,13Tamar ne fu informata. Le dissero: «Tuo suocero si reca a Timna per la tosatura delle sue pecore».
CEI 1974
Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all`ingresso di Enaim, che è sulla strada verso Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie.
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Gn38,14Tamar aveva visto che Sela era cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie. Allora si tolse gli abiti da vedova, si vestì di un velo nel quale si avvolse completamente e si mise seduta all’ingresso del territorio di Enàim, che si trova sulla via che porta a Timna.
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Gn38,15Giuda la vide e pensò che fosse una prostituta perché aveva la faccia coperta dal velo.
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38,16 Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: "Lascia che io venga con te!". Non sapeva infatti che quella fosse la sua nuora. Essa disse: "Che mi darai per venire con me?".
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Gn38,16Non sapeva che era sua nuora. Si avvicinò a lei e le disse:
— Permettimi di venire con te.
— Che cosa mi darai per venire con me? — gli rispose Tamar.
— Permettimi di venire con te.
— Che cosa mi darai per venire con me? — gli rispose Tamar.
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38,17 Rispose: "Io ti manderò un capretto del gregge". Essa riprese: "Mi dai un pegno fin quando me lo avrai mandato?".
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Gn38,17— Ti manderò un capretto del mio gregge — le promise Giuda.
— Però mi lascerai un pegno finché tu non me lo avrai mandato — disse lei.
— Però mi lascerai un pegno finché tu non me lo avrai mandato — disse lei.
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38,18 Egli disse: "Qual è il pegno che ti devo dare?". Rispose: "Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano". Allora glieli diede e si unì a lei. Essa concepì.
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GnLui le rispose:
— Che pegno ti devo dare?
E lei:
— Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano.
Giuda glieli diede e si unì a lei che rimase incinta.
— Che pegno ti devo dare?
E lei:
— Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano.
Giuda glieli diede e si unì a lei che rimase incinta.
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38,20 Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullam, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quegli non la trovò.
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Gn38,20Più tardi Giuda mandò il suo amico adullamita a portare il capretto e a riprendere il pegno dato a quella donna. Ma egli non la trovò!
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38,21 Domandò agli uomini di quel luogo: "Dov`è quella prostituta che stava in Enaim sulla strada?". Ma risposero: "Non c`è stata qui nessuna prostituta".
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Gn38,21Domandò agli uomini del luogo dove abitava:
— Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?
— Lì non c’è mai stata alcuna prostituta — risposero.
— Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?
— Lì non c’è mai stata alcuna prostituta — risposero.
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38,22 Così tornò da Giuda e disse: "Non l`ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: Non c`è stata qui nessuna prostituta".
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Gn38,22Egli tornò da Giuda e gli disse:
— Non l’ho trovata! E per di più la gente di quel luogo mi ha assicurato che lì non c’è mai stata una prostituta.
— Non l’ho trovata! E per di più la gente di quel luogo mi ha assicurato che lì non c’è mai stata una prostituta.
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38,23 Allora Giuda disse: "Se li tenga! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Vedi che le ho mandato questo capretto, ma tu non l`hai trovata".
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Gn38,23Allora Giuda disse:
— Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata!
— Si tenga pure il pegno, altrimenti qualcuno riderà di noi. Io, il capretto gliel’ho mandato davvero, ma tu non l’hai trovata!
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38,24 Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: "Tamar, la tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa della prostituzione". Giuda disse: "Conducetela fuori e sia bruciata!".
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GnCirca tre mesi dopo qualcuno disse a Giuda:
— Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta.
Allora Giuda disse:
— Portatela fuori e che sia bruciata viva.
— Tamar, tua nuora, si è prostituita ed è rimasta incinta.
Allora Giuda disse:
— Portatela fuori e che sia bruciata viva.
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38,25 Essa veniva già condotta fuori, quando mandò a dire al suocero: "Dell`uomo a cui appartengono questi oggetti io sono incinta". E aggiunse: "Riscontra, dunque, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone".
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Gn38,25La stavano portando fuori quando essa mandò a dire a suo suocero:
— Sono incinta dell’uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone?
— Sono incinta dell’uomo al quale appartengono questi oggetti. Guardali bene! — aggiunse: — A chi appartengono questo sigillo, questo cordone e questo bastone?
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38,26 Giuda li riconobbe e disse: "Essa è più giusta di me, perché io non l`ho data a mio figlio Sela". E non ebbe più rapporti con lei.
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GnGiuda li riconobbe ed esclamò:
— Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela.
E non ebbe più rapporti con lei.
— Ha ragione lei. Il torto è mio, perché non l’ho data in moglie a mio figlio Sela.
E non ebbe più rapporti con lei.
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Gn38,27Quando giunse il tempo di partorire ecco che Tamar aveva in grembo due gemelli.
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38,28 Durante il parto, uno di essi mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: "Questi è uscito per primo".
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Gn38,28Mentre partoriva uno sporse una mano e la levatrice la prese, vi legò un filo rosso e disse: «Questo è uscito per primo».
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38,29 Ma, quando questi ritirò la mano, ecco uscì suo fratello. Allora essa disse: "Come ti sei aperta una breccia?" e lo si chiamò Perez.
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GnMa quegli ritirò la mano e uscì prima suo fratello. La levatrice disse: «Perché ti sei aperto una breccia?».
Per questo motivo fu chiamato Peres (Breccia).
Per questo motivo fu chiamato Peres (Breccia).
Rimandi
38,29
Peres Rt 4,12.18; Mt 1,3.
Note al Testo
38,29
Breccia: dal clan di Peres (= Breccia) uscirà, tramite Rut (vedi Rut 4,18-22), il futuro re Davide.
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GnPoi uscì suo fratello che aveva il filo rosso legato alla mano e fu chiamato Zerach.