CEI 1974 - Antico Testamento - Pentateuco - Genesi - 27
Genesi
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CEI 1974
27
27,1 Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e gli disse: "Figlio mio". Gli rispose: "Eccomi".
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Gn27,1Isacco era diventato vecchio. La sua vista si era tanto indebolita da non vederci più.
Un giorno chiamò suo figlio maggiore:
— Figlio mio — gli disse.
— Eccomi — rispose Esaù.
Un giorno chiamò suo figlio maggiore:
— Figlio mio — gli disse.
— Eccomi — rispose Esaù.
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Gn27,2— Io sono vecchio — continuò Isacco — e posso ormai morire da un momento all’altro.
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27,4 Poi preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire".
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27,5 Ora Rebecca ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a casa.
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Gn27,5Rebecca aveva ascoltato quel che Isacco diceva a suo figlio Esaù. Perciò quando egli se ne fu andato a caccia, in cerca di selvaggina da portare a suo padre,
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27,6 Rebecca disse al figlio Giacobbe: "Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù:
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27,7 Portami la selvaggina e preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte.
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Gn27,7«Portami un po’ di selvaggina e preparami un buon piatto saporito. Io lo mangerò; poi ti darò la benedizione alla presenza del Signore, prima di morire».
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27,9 Và subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io ne farò un piatto per tuo padre, secondo il suo gusto.
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Gn27,9Va’ subito al gregge e prendimi due bei capretti. Io cucinerò per tuo padre un piatto di suo gusto.
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Così tu lo porterai a tuo padre che ne mangerà, perché ti benedica prima della sua morte".
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Gn27,10Lo porterai a tuo padre perché lo mangi, e così, prima di morire, darà a te la benedizione.
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27,11 Rispose Giacobbe a Rebecca sua madre: "Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia.
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Gn27,11— Ma mio fratello Esaù è peloso — disse Giacobbe a sua madre Rebecca — io invece ho la pelle liscia.
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27,12 Forse mio padre mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una benedizione".
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Gn27,12Se mio padre vorrà toccarmi scoprirà che lo sto ingannando e così attirerò su di me una maledizione e non la benedizione.
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27,13 Ma sua madre gli disse: "Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e vammi a prendere i capretti".
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Gn27,13— Cada su di me questa maledizione! — gli rispose sua madre. — Tu, però, figlio mio, dammi retta: va’ e portami i capretti.
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27,14 Allora egli andò a prenderli e li portò alla madre, così la madre ne fece un piatto secondo il gusto di suo padre.
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Gn27,14Allora Giacobbe andò, prese i capretti e li portò alla madre; essa ne preparò un piatto appetitoso, secondo il gusto di suo padre.
CEI 1974
27,15 Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, Esaù, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe;
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Gn27,15Rebecca prese i vestiti di Esaù, suo figlio maggiore, i più belli, che aveva in casa, e li fece indossare a Giacobbe, il minore.
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27,18 Così egli venne dal padre e disse: "Padre mio". Rispose: "Eccomi; chi sei tu, figlio mio?".
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Gn27,18Egli andò da suo padre e gli disse:
— Padre!
— Sì, figlio mio — rispose Isacco — ma chi sei, tu?
— Padre!
— Sì, figlio mio — rispose Isacco — ma chi sei, tu?
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Giacobbe rispose al padre: "Io sono Esaù, il tuo primogento. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica".
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Gn27,19— Io sono Esaù, il tuo primogenito — rispose Giacobbe a suo padre; — ho fatto quel che mi hai comandato. Vieni ora a sederti e mangia la selvaggina. Poi mi darai la benedizione.
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27,20 Isacco disse al figlio: "Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!". Rispose: "Il Signore me l`ha fatta capitare davanti".
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Gn27,20— Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio! — disse Isacco.
E Giacobbe rispose:
— Il Signore, il tuo Dio, me l’ha fatta incontrare.
E Giacobbe rispose:
— Il Signore, il tuo Dio, me l’ha fatta incontrare.
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27,21 Ma Isacco gli disse: "Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no".
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Gn27,21Allora Isacco disse a Giacobbe:
— Avvicinati, figlio mio, perché io possa toccarti e capire se veramente sei Esaù, o no.
— Avvicinati, figlio mio, perché io possa toccarti e capire se veramente sei Esaù, o no.
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27,22 Giacobbe si avvicinò ad Isacco suo padre, il quale lo tastò e disse: "La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù".
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Gn27,22Giacobbe si avvicinò. Suo padre lo palpò e disse:
— La voce è quella di Giacobbe, ma le braccia sono quelle di Esaù!
— La voce è quella di Giacobbe, ma le braccia sono quelle di Esaù!
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27,23 Così non lo riconobbe, perché le sue braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse.
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Gn27,23Non lo riconobbe perché le sue braccia erano ricoperte di peli, come quelle di Esaù. Perciò lo benedisse.
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Gn27,24Ma gli chiese:
— Sei veramente mio figlio Esaù?
— Certo! — rispose Giacobbe.
— Sei veramente mio figlio Esaù?
— Certo! — rispose Giacobbe.
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27,25 Allora disse: "Porgimi da mangiare della selvaggina del mio figlio, perché io ti benedica". Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve.
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Gn27,25— Allora, figlio mio — disse Isacco — dammi il piatto con la selvaggina. Io la mangerò, poi ti darò la benedizione.
Giacobbe glielo servì ed egli mangiò. Gli portò anche del vino ed egli bevve.
Giacobbe glielo servì ed egli mangiò. Gli portò anche del vino ed egli bevve.
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Gn27,26Quindi suo padre Isacco gli disse:
— Avvicinati, figlio mio, e abbracciami.
— Avvicinati, figlio mio, e abbracciami.
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27,27 Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l`odore degli abiti di lui e lo benedisse:
"Ecco l`odore del mio figlio
come l`odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
"Ecco l`odore del mio figlio
come l`odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
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27,29 Ti servano i popoli
e si prostrino davanti a te le genti.
Sii il signore dei tuoi fratelli
e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
Chi ti maledice sia maledetto
e chi ti benedice sia benedetto!".
Disperazione di Esaù, escluso dalla benedizione. -
e si prostrino davanti a te le genti.
Sii il signore dei tuoi fratelli
e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
Chi ti maledice sia maledetto
e chi ti benedice sia benedetto!".
Disperazione di Esaù, escluso dalla benedizione. -
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27,30 Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò dalla caccia Esaù suo fratello.
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27,31 Anch`egli aveva preparato un piatto, lo aveva portato al padre e gli aveva detto: "Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlio, perché tu mi benedica".
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Gn27,31Preparò anch’egli un buon piatto appetitoso, andò da suo padre e gli disse:
— Padre, preparati a mangiare la selvaggina che ti ho portato. Poi mi darai la benedizione.
— Padre, preparati a mangiare la selvaggina che ti ho portato. Poi mi darai la benedizione.
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27,32 Gli disse suo padre Isacco: "Chi sei tu?". Rispose: "Io sono il tuo figlio primogenito Esaù".
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Gn27,32— Ma tu chi sei? — gli chiese Isacco.
Egli rispose:
— Io sono tuo figlio Esaù, il maggiore.
Egli rispose:
— Io sono tuo figlio Esaù, il maggiore.
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27,33 Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: "Chi era dunque colui che ha preso la selvaggina e me l`ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, poi l`ho benedetto e benedetto resterà".
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GnAllora Isacco fu scosso da un tremito fortissimo e disse:
— Ma allora chi è colui che ha cacciato selvaggina? Io ho già mangiato tutto quello che mi ha portato e poi l’ho anche benedetto. E benedetto resterà.
— Ma allora chi è colui che ha cacciato selvaggina? Io ho già mangiato tutto quello che mi ha portato e poi l’ho anche benedetto. E benedetto resterà.
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27,34 Quando Esaù sentì le parole di suo padre, scoppiò in alte, amarissime grida. Egli disse a suo padre: "Benedici anche me, padre mio!".
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Gn27,34Appena ebbe udite le parole di suo padre, Esaù si mise a urlare, pieno di profonda amarezza. Poi disse a suo padre:
— Padre, benedici anche me!
— Padre, benedici anche me!
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GnIsacco rispose:
— Tuo fratello è venuto con un inganno e ti ha rubato la benedizione.
Esclamò Esaù:
— Tuo fratello è venuto con un inganno e ti ha rubato la benedizione.
Esclamò Esaù:
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27,36 Riprese: "Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!". E soggiunse: "Non hai forse riservato qualche benedizione per me?".
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Gn— Non per niente gli è stato dato il nome di Giacobbe! Infatti mi ha già ingannato due volte: prima si è impadronito dei miei diritti di primogenito e ora s’è presa anche la mia benedizione.
Poi aggiunse:
— Non ti è più rimasta nessuna benedizione per me?
Poi aggiunse:
— Non ti è più rimasta nessuna benedizione per me?
Note al Testo
27,36
Giacobbe: nell’ebraico vi è un gioco di parole fra il nome Giacobbe e il termine qui tradotto con ingannato. Vedi anche nota a 25,26 per l’altro possibile gioco di parole.
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27,37 Isacco rispose e disse a Esaù: "Ecco, io l`ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi tutti i suoi fratelli; l`ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?".
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Gn27,37Isacco rispose a Esaù:
— Io ho già stabilito che Giacobbe sia tuo padrone. Tutti i suoi fratelli dovranno servirlo. Non gli mancheranno frumento e vino. E adesso, che cosa posso fare per te?
— Io ho già stabilito che Giacobbe sia tuo padrone. Tutti i suoi fratelli dovranno servirlo. Non gli mancheranno frumento e vino. E adesso, che cosa posso fare per te?
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27,38 Esaù disse al padre: "Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!". Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la voce e pianse.
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27,39 Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:
"Ecco, lungi dalle terre grasse
sarà la tua sede
e lungi dalla rugiada del cielo dall`alto.
"Ecco, lungi dalle terre grasse
sarà la tua sede
e lungi dalla rugiada del cielo dall`alto.
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27,40 Vivrai della tua spada
e servirai tuo fratello;
ma poi, quando ti riscuoterai,
spezzerai il suo giogo dal tuo collo".
e servirai tuo fratello;
ma poi, quando ti riscuoterai,
spezzerai il suo giogo dal tuo collo".
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27,41 Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: "Si avvicinano i giorni del lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe".
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Gn27,41Ormai Esaù odiava Giacobbe a causa della benedizione che suo padre gli aveva data. Pensava di ucciderlo e diceva fra sé: «Aspetto solamente che sia morto mio padre».
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27,42 Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: "Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di te uccidendoti.
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Gn27,42Ma qualcuno riferì a Rebecca l’intenzione di Esaù, suo figlio maggiore. Essa allora fece chiamare il figlio minore, Giacobbe, e gli disse: «Sta’ attento! Tuo fratello Esaù vuole vendicarsi e ucciderti.
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Gn27,44Resterai con lui qualche tempo, fino a quando tuo fratello non si sarà calmato.
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27,45 finché si sarà palcata contro di te la collera di tuo fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir privata di voi due in un sol giorno?".
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GnTi manderò a prendere quando la sua collera verso di te sarà placata, ed egli avrà dimenticato quel che gli hai fatto. Non voglio perdervi tutti e due in un sol giorno».
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27,46 E Rebecca disse a Isacco: "Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?".