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CEI 1974 - Antico Testamento - Libri Storici - 2 Maccabei - 13

2 Maccabei

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Interconfessionale

CEI 1974 13 Nell`anno centoquarantanove giunse notizia agli uomini di Giuda che Antioco Eupàtore muoveva contro la Giudea con numerose truppe;
13,1 Anno 163 a. C. cfr 1 Mac 6, 28-63.
Interconfessionale 2MacNell’anno 149 dell’era greca, Giuda e i suoi uomini vennero a sapere che Antioco Eupàtore stava per invadere la Giudea con numerose truppe.
Note al Testo
13,1 anno 149: corrisponde al 163 a.C.
CEI 1974 13,2 era con lui Lisia, suo tutore e preposto agli affari dello stato, che aveva con sé un esercito greco di centodiecimila fanti, cinquemilatrecento cavalli, ventidue elefanti e trecento carri falcati.
Interconfessionale 2MacEra accompagnato anche da Lisia, suo tutore e primo ministro, che era alla testa di un esercito greco di centodiecimila fanti, cinquemilacinquecento cavalieri, ventidue elefanti e trecento carri da guerra muniti di falci.
Rimandi
13,2 esercito di Antioco V 1 Mac 6,28-30.
Note al Testo
13,2 che era alla testa: altri: ciascuno dei due era alla testa (cioè Antioco e Lisia).
CEI 1974 13,3 A costoro si unì anche Menelao, il quale incoraggiava con molta astuzia Antioco, non per la salvezza della patria, ma per la speranza di essere rimesso al suo posto di comando.
Interconfessionale 2MacSi unì a loro anche Menelao. Egli, con molta astuzia, si mise a istigare ancor più Antioco. Era tutt’altro che mosso da amor di patria. Coltivava soltanto la segreta speranza di tornare al potere.
Rimandi
13,3 Menelao 4,23-25.
Note al Testo
13,3 speranza di tornare al potere: nella carica di sommo sacerdote (vedi 4,24-25). Non ci viene riferito quando ne fu allontanato.
CEI 1974 Ma il Re dei re eccitò l`ira di Antioco contro quello scellerato e, quando Lisia ebbe additato costui come causa di tutti i mali, diede ordine che fosse condotto a Berèa e messo a morte secondo l`usanza del luogo.
13,4 Re dei re è un titolo nuovo nella Bibbia per indicare la sovranità assoluta di Dio: cfr Dt 10, 17. 1 Tm 6, 15. cfr. Ap 17, 14. cfr. 19, 16. Il sommo sacerdote Menelao ha deluso le speranze di Lisia (cfr. 11, 27-32). Berea è l'odierna Aleppo, in Siria.
Interconfessionale 2MacMa Dio, il re dei re, suscitò contro quel disgraziato le ire di Antioco. Lisia dimostrò al re che era Menelao il colpevole di tutti i suoi guai. Allora Antioco ordinò di portare Menelao a Berea e di farlo morire come i condannati a morte di quelle parti.
Note al Testo
13,4 Berea: il nome di questa città della Macedonia era stato dato ad Aleppo di Siria da Seleuco I Nicànore, fondatore della dinastia seleucide (vedi nota a 1 Maccabei 1,8-9).
CEI 1974 Vi è là una torre di cinquanta cubiti piena di cenere. Essa ha un ordigno girevole che da ogni lato fa cadere a precipizio sulla cenere.
13,5 La torre è alta circa 25 m. Il condannato moriva soffocato dalla cenere.
Interconfessionale 2Mac13,5Là c’era una torre alta più di venticinque metri, piena di cenere. Essa aveva in cima una speciale macchina rotante, inclinata da tutte le parti, che faceva affondare senza scampo nella cenere.
CEI 1974 13,6 Di lassù chi è reo di sacrilegio o chi ha raggiunto gli estremi in certi altri delitti, tutti lo spingono alla morte.
Interconfessionale 2Mac13,6Era usata per i colpevoli di furto sacrilego o di qualche altro delitto particolarmente grave. Perché morissero, essi venivano sospinti su quella torre e gettati giù.
CEI 1974 13,7 In tal modo l`empio Menelao incontrò la morte e non trovò terra per la sepoltura;
Interconfessionale 2MacE quello fu anche il destino riservato all’infelice Menelao, che morì così senza nemmeno avere sepoltura.
Note al Testo
13,7 senza… sepoltura: vedi nota a Ezechiele 29,5.
CEI 1974 giusto castigo poiché, dopo aver commesso molti delitti attorno all`altare dov`erano il fuoco sacro e la cenere, nella cenere trovò la sua morte.
Battaglia di Modin
13,8 L'autore ama applicare ai delinquenti la legge del taglione ( cfr. 4, 16-17.38. cfr. 5,9-10. cfr. 8, 33. cfr. 9, 6 ), che qui è appoggiata al fatto che Menelao aveva collaborato alla profanazione dell'altare degli olocausti.
Interconfessionale 2MacEra proprio la fine che si meritava. Aveva attentato in molti modi alla santità dell’altare dove c’erano il fuoco sacro e la cenere, e nella cenere trovò la morte.
Rimandi
13,8 punizione in proporzione al peccato commesso 9,6+.
Note al Testo
13,8 Applicazione della legge del taglione (vedi Esodo 21,23-25 e anche 2 Maccabei 8,33; 9,28).
CEI 1974 13,9 Il re avanzava con barbari sentimenti e con l`intenzione di far provare ai Giudei trattamenti peggiori di quelli che avevano subiti sotto suo padre.
Interconfessionale 2Mac13,9Il re Antioco si era messo in marcia con l’animo pieno di ferocia, e voleva trattare gli Ebrei con sistemi più crudeli di quelli usati da suo padre.
CEI 1974 13,10 Quando Giuda seppe queste cose, ordinò al popolo di pregare il Signore giorno e notte, perché, come altre volte, così anche ora aiutasse coloro che erano in pericolo di essere privati della legge, della patria e del tempio santo
Interconfessionale 2MacGiuda Maccabeo, appena lo venne a sapere, ordinò al popolo di invocare il Signore, giorno e notte, senza interruzione. Dovevano chiedergli di aiutarli, come aveva fatto tante volte in passato, perché erano sul punto di perdere tutto: la legge, la patria e il tempio santo.
Rimandi
13,10 perdere la legge… e il tempio santo 6,1-11; 1 Mac 1,44-51.
CEI 1974 13,11 e non permettesse che il popolo, che aveva appena goduto di un breve respiro, cadesse in mano a quegli infami pagani.
Interconfessionale 2Mac13,11Il loro popolo si era appena ripreso. Il Signore non doveva lasciarli cadere nelle mani di quei pagani insolenti.
CEI 1974 13,12 Quando ebbero fatto ciò tutti insieme ed ebbero supplicato il Signore misericordioso con gemiti e digiuni e prostrazioni per tre giorni continui, Giuda li esortò e comandò loro di tenersi preparati.
Interconfessionale 2Mac13,12Tutti d’accordo ubbidirono all’ordine di Giuda. Per tre giorni e tre notti restarono prostrati a terra e fecero digiuno. Ininterrottamente, tra gemiti, invocarono il Signore perché avesse pietà di loro. Alla fine, Giuda Maccabeo fece un discorso per incoraggiarli e disse loro di tenersi pronti a combattere.
CEI 1974 13,13 Tenuto poi un convegno a parte con gli anziani, decise che si dovesse, con l`aiuto di Dio, risolvere le cose uscendo a battaglia prima che l`esercito entrasse nella Giudea e si impadronisse della città.
Interconfessionale 2Mac13,13Convocò i responsabili del popolo, e al termine del consiglio di guerra decise di attaccare subito l’esercito del re, senza aspettare di lasciargli invadere la Giudea e assediare Gerusalemme. Era sicuro di risolvere in modo favorevole la situazione, per la fiducia che aveva nell’aiuto di Dio.
CEI 1974 13,14 Affidando poi ogni cura al creatore del mondo, esortò i suoi a combattere da prodi fino alla morte per le leggi, per il tempio, per la città, per la patria, per le loro istituzioni, e pose il campo vicino a Modin.
Interconfessionale 2MacPerciò affidò al Creatore stesso del mondo l’esito della sua impresa. Incitò i suoi uomini a combattere eroicamente, disposti anche a morire per difendere le leggi, il tempio, la patria e le istituzioni. Fece accampare l’esercito nei pressi della città di Modin,
Note al Testo
13,14 Modin: città natale dei Maccabei, circa 30 km a nord-ovest di Gerusalemme (vedi 1 Maccabei 2,1-5).
CEI 1974 13,15 Data ai suoi uomini la parola d`ordine "Vittoria di Dio", con giovani valorosi ben scelti, piombò di notte sulla tenda del re nell`accampamento, uccise circa tremila uomini e trafisse il più grosso degli elefanti insieme con l`uomo che era nella torretta
Interconfessionale 2Mace diede ai suoi soldati, come parola d’ordine, ‘Vittoria di Dio!’. Poi scelse tra i suoi soldati più valorosi alcuni giovani. Li prese con sé e di notte attaccò l’accampamento dove era il quartier generale di Antioco. Essi uccisero circa duemila uomini e ammazzarono anche il più grosso degli elefanti e l’uomo che lo guidava.
Rimandi
13,15 trafitto il più grosso degli elefanti 1 Mac 6,43-46.
CEI 1974 13,16 e alla fine riempirono tutto il campo di terrore e confusione; poi se ne tornarono ad impresa ben riuscita.
Interconfessionale 2Mac13,16Alla fine, l’accampamento nemico era pieno di confusione e di spavento, ed essi si ritirarono vittoriosi.
CEI 1974 13,17 Quando già spuntava il giorno, la cosa era compiuta, per la protezione del Signore che aveva assistito Giuda.
Antioco V fa pace con i Giudei
Interconfessionale 2Mac13,17Quando portarono a termine la loro impresa, compiuta con l’aiuto del Signore che proteggeva Giuda, ormai si faceva giorno.
CEI 1974 13,18 Il re, avuto questo saggio dell`audacia dei Giudei, tentava con l`astuzia la conquista delle posizioni.
Interconfessionale 2Mac13,18Avuta quella prova del coraggio degli Ebrei, il re Antioco tentò di occupare la Giudea con astuzia.
CEI 1974 Così si spingeva contro Bet-Zur, una ben munita fortezza dei Giudei, ma veniva respinto, aveva sfortuna e falliva;
13,19 Per Bet-Zur cfr 1 Mac 6, 48-53.
Interconfessionale 2MacAttaccò Bet-Sur, una fortezza ebraica molto solida, ma gli Ebrei lo respinsero e il suo esercito fu sconfitto e decimato.
Note al Testo
13,19 Bet-Sur: a circa 30 km a sud di Gerusalemme (vedi 11,5).
CEI 1974 13,20 mentre Giuda faceva giungere il necessario agli assediati.
Interconfessionale 2Mac13,20Nel frattempo, Giuda aveva procurato agli assediati il necessario per resistere.
CEI 1974 13,21 Intanto Rodoco, appartenente alle file dei Giudei, aveva rivelato i segreti ai nemici: fu ricercato, preso e tolto di mezzo.
Interconfessionale 2Mac13,21Purtroppo però vi fu, tra i soldati ebrei, un certo Ròdoco, che rivelò i loro segreti militari ai nemici. Ma fu scoperto e quindi arrestato e giustiziato.
CEI 1974 13,22 Il re tornò a trattare con quelli che erano in Bet-Zur, diede e ricevette la destra di pace e se ne andò. Assalì gli uomini di Giuda ma ebbe la peggio.
Interconfessionale 2Mac13,22Allora, per la seconda volta, il re Antioco fu costretto a trattative con i soldati ebrei che difendevano Bet-Sur. Fece proposte di pace, concluse un accordo e partì. Poi attaccò l’esercito di Giuda, ma fu sconfitto.
CEI 1974 13,23 Ricevette poi notizia che Filippo, lasciato in Antiochia a dirigere gli affari, agiva da dissennato e ne rimase sconcertato; invitò i Giudei a trattare, si sottomise, si obbligò con giuramento a rispettare tutte le giuste condizioni, ristabilì l`accordo e offrì un sacrificio, onorò il tempio e beneficò il luogo.
Interconfessionale 2MacIl re, alla sua partenza, aveva lasciato ad Antiòchia, Filippo, come responsabile degli affari. Ma proprio allora venne a sapere che Filippo si era ribellato e ne restò sconvolto. Convocò gli Ebrei e fece con essi trattative di pace. Accettò le loro richieste e giurò di rispettare i loro diritti. Così si riconciliò con loro. Poi onorò il tempio di Gerusalemme, dove offrì un sacrificio e lasciò un’offerta generosa,
Rimandi
13,23 sacrificio offerto da un pagano 3,35; cfr. 8,36+.
CEI 1974 13,24 Fece accoglienze al Maccabeo e lasciò Egemònide come stratega da Tolemàide fino al paese dei Gerreni.
Interconfessionale 2Mace accolse con cordialità Giuda Maccabeo.
In quell’occasione, Antioco nominò Egemònide comandante di tutta la regione che va dalla città di Tolemàide fino al territorio dei Gerreni.
Note al Testo
13,24 territorio dei Gerreni: la sua identificazione resta problematica: mentre alcuni lo pongono al sud della Palestina, ai confini con l’Egitto, altri pensano (più plausibilmente) a una zona del Libano, nell’entroterra di Beirut.
CEI 1974 13,25 Venne a Tolemàide, ma i cittadini di Tolemàide si mostrarono malcontenti per quegli accordi; erano irritati contro coloro che avevano voluto abolire i loro privilegi.
Interconfessionale 2MacMa quando Antioco si recò a Tolemàide, trovò negli abitanti molto malcontento per l’accordo fatto con gli Ebrei. Essi erano talmente infuriati che volevano annullarlo.
Note al Testo
13,25 malcontento: Tolemàide, città greca, era apertamente ostile agli Ebrei (vedi 6,8-9).
CEI 1974 13,26 Salì allora sulla tribuna Lisia, fece la sua difesa meglio che potè, li persuase, li calmò, li rese ragionevoli; poi tornò ad Antiochia. Così si svolse la spedizione del re e il suo ritorno.
Interconfessionale 2MacMa Lisia salì sulla tribuna e si difese nel modo più convincente possibile. Riuscì a persuaderli e a calmare gli animi. Quando fu certo che approvavano il suo operato, partì per Antiòchia. Così andarono i fatti in quella spedizione e nella successiva ritirata del re Antioco.
Rimandi
13,26 Lisia cfr. 1 Mac 11,13-21.